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Italia, riforme mercato lavoro possono ridurre divario redditi, dice Ocse

Un operaio a lavoro. REUTERS/Robert Pratta (Reuters)

di Alessia Pe e Elvira Pollina MILANO (Reuters) - Per arrivare a una riduzione delle diseguaglianze nei redditi, all'Italia servono nuove riforme mirate a ridurre il dualismo del mercato del lavoro - in particolare la messa a punto di una rete di ammortizzatori sociali universali - e a migliorare l'educazione professionale e i programmi di formazione. Lo scrive l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nell'ultimo rapporto dal titolo 'Going for Growth', presentato al G20 di Sydney. L'analisi arriva per l'Italia in un momento in cui le misure per il rilancio dell'occupazione sono al centro del dibattito politico dopo la presentazione del 'Job Act' di Matteo Renzi, incaricato di formare il nuovo governo. Nella proposta dell'ex sindaco di Firenze trovano largo spazio le politiche attive per il lavoro, una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, unita a una semplificazione dell'intera normativa. Tra i nomi circolati negli ultimi giorni per il ruolo di ministro dell'Economia del prossimo esecutivo figura peraltro quello di Pier Carlo Padoan, capo economista Ocse in attesa di ratifica della nomina a presidente Istat. Tornando al rapporto appena presentato, dedicato all'insieme delle economie più sviluppate, l'Ocse inserisce l'Italia tra i Paesi chiamati ad affrontare "importanti sfide legate a un'elevata disoccupazione strutturale e alla competitività", insieme a Grecia, Portogallo, Slovenia e Spagna. Secondo gli ultimi dati Istat, relativi al mese di dicembre, il tasso di disoccupazione in Italia viaggia al 12,7%, sui massimi dalla fine degli anni Settanta. "Anni e anni di consolidamento dei conti pubblici, aggiustamento dei bilanci delle imprese, scarsa fiducia e riduzione del circuito del credito hanno portato questi paesi a un tasso di disoccupazione a due cifre, senza alcun segnale di svolta nel breve in grado di autoalimentarsi", scrive il rapporto. ITALIA DEVE AUMENTARE RISORSE PER POLITICHE SOSTEGNO LAVORO Nel rapporto l'Ocse presenta una scheda in cui vengono identificate per ciascuno dei Paesi le priorità di azione, mettendo in evidenza, da un lato le raccomandazioni e, dall'altro, le misure già attuate nel corso degli ultimi due anni. Nel caso dell'Italia, ancora da mettere a punto sono un "aumento delle risorse da destinare a politiche di sostegno nella ricerca di lavoro", un "miglior monitoraggio e valutazione del sistema dei centri per l'impiego", un "rafforzamento dell'educazione e del tirocinio professionale" e una "maggiore efficienza dell'educazione universitaria". L'Ocse riconosce, invece, che negli ultimi due anni siano state approvate misure per accorciare la durata delle controversie sul lavoro, ridurre le barriere in entrata in tutti i settori e alleggerire il cuneo fiscale; il rapporto ribadisce tuttavia la necessità di proseguire su questa strada. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia