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Italia, verso Cdm pacchetto misure per crescita - fonti

L'ingresso della borsa di Milano, 20 dicembre 2012.REUTERS/Stefano Rellandini

ROMA/MILANO (Reuters) - Il ministero dello Sviluppo economico lavora ad un pacchetto di misure per la crescita da portare al Consiglio dei ministri di venerdì 13, o in seconda battuta venerdì 20, per un valore strutturale di 200-250 milioni di euro l'anno.

Lo ha riferito una fonte a Reuters, spiegando che il pacchetto comprende, oltre alle misure di incentivo agli investimenti e alla quotazione in Borsa delle società con aumento di capitale [nL5N0OQ21X] e al cosiddetto taglia-bollette, altri provvedimenti finalizzati a dare un ulteriore impulso alle emissioni obbligazionarie, alla possibilità per le assicurazioni di concedere credito, e alla riforma delle Siiq (società di intermediazione immobiliare quotate).

"Tutto il pacchetto ha un valore strutturale annuo di 200-250 milioni di euro, con un picco previsto di circa 500 milioni nel 2016" afferma la fonte, che aggiunge: "stiamo lavorando per andare in Cdm questo venerdì, altrimenti si slitta alla prossima settimana".

"E' molto importante la misura che estende alle assicurazioni la possibilità di fare credito" spiega ancora.

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SUPER ACE

Uno degli obiettivi centrali centro del pacchetto c'è il tentativo che punta a incrementare il numero di società che si quotano in Borsa. Secondo quanto riferisce un'altra fonte governativa le imprese che decidono di sbarcare a Piazza Affari con un aumento di capitale pagheranno meno tasse attraverso la nuova, cosiddetta Super Ace.

Per la Super Ace una delle due fonti stima un costo a regime di circa 100 milioni di euro l'anno; l'altra indica il costo del provvedimento in circa 200 milioni l'anno.

Ace sta per 'Aiuto alla crescita economica' o Allowance for corporate credit ed è un incentivo fiscale al rafforzamento patrimoniale delle imprese.

Introdotta a fine 2011, l'Ace elimina dall'imponibile d'impresa il rendimento di nuovo capitale proprio e utili reinvestiti.

BOND, SIIQ E FONDO GARANZIA

Sul fronte obbligazionario, si punta all'eliminazione della ritenuta d'acconto anche sulle emissioni di tipo 'private placement', di fatto estendendo la normativa agevolata recentemente introdotta per i cosiddetti minibond.

Per quel che riguarda le Siiq si punta invece ad una riforma più ampia di questa tipologia di società, mai realmente decollata in Italia (ne esistono solo due, ovvero Beni Stabili e Igd): le modifiche dovrebbero allentare una serie di vincoli esistenti su azionariato, flottante e tipologie di investimento con l'obiettivo di rendere le Siiq più appetibili sia come struttura societaria sia per gli investitori.

Il Mise sta lavorando anche al rafforzamento del Fondo centrale di garanzia. Il decreto dovrebbe stabilire che il Fondo può garantire i finanziamenti concessi a imprese con non più di 1.500 addetti.

In aprile ministero dell Sviluppo e ministero dell'Economia hanno costituito una task force congiunta, denominata 'Finanza per la crescita', per il potenziamento degli strumenti di credito alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie, e per il rilancio degli investimenti, cui partecipano anche rappresentanti di Bankitalia [nL6N0MZ3JW].

(Giuseppe Fonte, Giulio Piovaccari)

((Redazione Milano, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 02 66129743, Reuters messaging: giulio.piovaccari.reuters@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia