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L’Alto Adige vieta le seconde case agli italiani per “tutelare l’identità”

Sulle Dolomiti gli italiani non potranno più compare seconde case (Getty)
Sulle Dolomiti gli italiani non potranno più compare seconde case (Getty)

Le case solo ai residenti. A Bolzano la giunta della Provincia autonoma approva un regolamento che vieta l’acquisto di un immobile a chi non è residente in Alto Adige. Addio seconda casa in montagna, insomma, senza spostamento della residenza in Val Gardena o in uno dei comuni bolzanini.

Il regolamento

La giunta guidata da Arno Kompatscher ha deciso che i nuovi edifici situati nei 25 Comuni “ad alta densità turistica” del suo territorio – tra cui Val Gardena, Val Pusteria e Alta Badia – saranno riservati ai soli cittadini iscritti all’anagrafe municipale. Nessun turista potrà comprare un immobile da queste parti, italiani compresi.

I motivi

Un italiano può comprare una casa a Parigi, ma adesso può scordarsi un bilocale vicino alle piste da sci. “In alcuni borghi abbiamo già sfiorato il 10 per cento delle abitazioni adibite a seconde case”, spiega Kompatscher sulla stampa locale. “Una situazione che ci ha spinto a stabilire che tutti i nuovi alloggi dovranno essere convenzionati, cioè riservati a chi lavora o risiede da almeno cinque anni in Alto Adige”.

Il danno per il comparto immobiliare

“E’ una pazzia”, si lamenta il presidente della Federazione italiana degli agenti immobiliari, Carlo Perseghin, “in Europa vige la libera circolazione dei mezzi e delle persone. Perché mai a un trentino, tanto per fare un esempio, dovrebbe essere consentito comprare casa a Berlino ma non in Alto Adige?”.

Tutelare l’identità

Il motivo del provvedimento, secondo la giunta provinciale, è la tutela dell’identità. Troppe poche case a disposizione dei residenti. Per evitare l’invasione turistica, meglio correre ai ripari. Un po’ come il diritto di voto che da queste parti è garantito solo dopo quattro anni di residenza. “Siamo davanti a una forma di apartheid volta ad accontentare qualche lobby in vista delle elezioni”, è il commento della deputata forzista Micaela Biancofiore. Domenica 21 ottobre in Alto Adige si vota per eleggere il nuovo Consiglio provinciale.

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