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Legge Stabilità, Padoan: correzione deficit resta di 0,1 punti

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, e il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan al summit Fmi a Washington. REUTERS/Joshua Roberts (Reuters)

LUSSEMBURGO/ROMA, 14 ottobre (Reuters) - Il governo italiano per ora non cede alle pressioni della Commissione europea e conferma che domani, al momento di varare la legge di Stabilità, la correzione del deficit strutturale sarà limitata a 0,1 punti percentuali di Pil nel 2015. La presa di posizione arriva dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, mentre si moltiplicano i segnali di una possibile bocciatura dell'Europa. "Le nostre relazioni con la Commissione europea sono sempre state molto costruttive. Noi teniamo fede alle regole, sfruttiamo la flessibilità delle regole e avremo un dialogo aperto come sempre con la Commissione", ha detto Padoan al termine dell'Ecofin. L'esecutivo ha rinviato di un anno, al 2017, il pareggio di bilancio al netto del ciclo economico e delle una tantum. Con un'economia per la terza volta in recessione dal 2008, ha detto Padoan nei giorni scorsi, le correzioni di bilancio possono provocare l'avvitamento in una "spirale perversa, che potrebbe generare recessione e nuova disoccupazione". In ogni caso, spiegano fonti politiche, il governo è pronto ad accantonare risorse in bilancio per aumentare la correzione di pochi decimi, nel caso in cui i negoziati con Bruxelles dovessero avere un esito negativo. "La manovra non cambia, ma non siamo impreparati né saremo sorpresi", ha detto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Il verdetto di Bruxelles arriverà a novembre, con le nuove stime d'inverno. Per il momento una fonte europea avverte che l'Italia deve garantire un "aggiustamento strutturale di almeno lo 0,7% del Pil". Di conseguenza, prosegue la fonte, uno scarto di 0,5 punti tra gli impegni italiani e le richieste europee sarebbe valutato come una "seria violazione" delle raccomandazioni Ue. Il Consiglio dei ministri sulla legge di Stabilità è convocato domani alle 15,00. La manovra del 2015 ha un impianto espansivo: su 30 miliardi di risorse raccolte, 11,5 arriveranno dall'aumento del deficit al 2,9 dal 2,2% del Pil. Le misure di contrasto all'evasione fiscale e la riduzione dei premi sui giochi d'azzardo dovrebbero assicurare 3 miliardi, ha detto Delrio al Corriere della Sera. I tagli alla spesa saranno inferiori ai 17 miliardi stimati appena sei mesi fa nel Documento di economia e finanza (Def). Diventa via via più chiaro anche come il governo intende utilizzare i fondi raccolti. Innanzitutto, l'Irap diventerà meno costosa. Il costo del lavoro sarà deducibile dalla base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive. L'effetto positivo per imprese e autonomi sarà di 6,5 miliardi. Un altro miliardo servirà ad azzerare i contributi sui nuovi assunti a tempo indeterminato. La conferma del bonus di 80 euro per i redditi medi e bassi richiede 7,3 miliardi (2,7 sui 10 necessari sono già accantonati a bilancio). Tra 5 e 6 miliardi serviranno a finanziare il 'quadro esigenziale': ammortizzatori sociali, missioni militari all'estero, cinque per mille, manutenzione di strade e ferrovie e i rinnovi contrattuali per le forze dell'ordine. Alla riforma degli ammortizzatori sociali andranno 1,5 miliardi, mentre l'istruzione dovrebbe assorbire un altro miliardo. Allentare il patto di stabilità interno, dando ai comuni maggiore capacità di investimento, costa un altro miliardo.