Libia, guardia costiera arresta 600 migranti, anche bambini

TRIPOLI (Reuters) - La guardia costiera libica ha arrestato oggi almeno 600 migranti illegali africani, tra cui donne incinte e 18 bambini, che avevano cercato di imbarcarsi per l'Europa su un peschereccio. Lo ha riferito un portavoce della polizia. Il paese nordafricano, in preda alla violenza e diviso tra due governi avversari quattro anni dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi, è da tempo un centro di primo piano per il traffico di esseri umani dall'Africa verso le coste italiane. Circa 900 persone sono morte ad aprile nel naufragio al largo delle coste libiche dell'imbarcazione su cui viaggiavano verso Lampedusa. E almeno 7.000 sono state soccorse in mare negli ultimi giorni. "La guardia costiera ha arrestato questa mattina presto 585 migranti illegali da diversi paesi africani, come Somalia, Eritrea, Ghana e Mali", ha detto Mohamed al-Ghwaili, portavoce del dipartimento immigrazione della polizia. Al-Ghwaili ha riferito che gli africani avevano cercato di imbarcarsi per l'Italia su un vecchio peschereccio a Sabratha, cittadina a ovest di Tripoli. La guradia cotiera libica, sotto pressione da parte dell'Europa per bloccare il flusso di migranti, aveva già annunciato domenica scorsa di aver intercettato diverse imbarcazioni con a bordo circa 500 persone, costringendole a tornare a riva. I migranti fermati in Libia vengono spesso internati in centri di detenzione affollati, talvolta per mesi, secondo l'accusa delle associazioni per i diritti umani. (Ahmed Elumami) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia