Mbda punta a ulteriore crescita in Italia dopo 2022 forte

ROMA (Reuters) - La controllata italiana del produttore europeo di missili Mbda ha quasi raddoppiato gli ordini nel 2022 e punta a mantenerli al di sopra della soglia di 1 miliardo di euro nel 2023.

Lo ha detto il managing director di Mbda Italia Lorenzo Mariani.

Il gruppo missilistico è controllato dalla francese Airbus e dalla britannica Bae Systems, entrambe con il 37,5%, e dal gruppo italiano di difesa e aerospazio Leonardo, che ha il restante 25%.

"L'accelerazione è legata a un nuovo atteggiamento nei confronti della difesa", ha spiegato Mariani, che è anche direttore esecutivo del gruppo per le vendite e lo sviluppo del business, facendo riferimento a un effetto "indiretto" della guerra in corso in Ucraina.

Le attività italiane di Mbda hanno totalizzato poco più di 1 miliardo di euro di ricavi dai contratti nel 2022, contro i 685 milioni di euro dell'anno precedente, secondo quanto illustrato in una presentazione presso la sede italiana dell'azienda a Roma.

All'inizio di questo mese, Mbda ha riportato ricavi per l'intero consorzio europeo pari a 4,2 miliardi di euro nel 2022, con ordini che raggiungeranno la cifra record di 9 miliardi di euro grazie a una forte performance delle esportazioni.

L'azienda gestisce un portafoglio ordini del valore di 22,3 miliardi di euro, che comprendono contratti con gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar e l'Arabia Saudita.

Mbda detiene circa il 16% del mercato missilistico mondiale in termini di ordini ed è il principale operatore in Europa con una quota del 43%, ha sottolineato l'azienda.

Mariani, il top manager per l'unità italiana, è considerato tra i favoriti a sostituire l'ex banchiere Alessandro Profumo come AD di Leonardo, hanno detto fonti a Reuters, mentre il governo si prepara a fare nomine chiave nelle aziende partecipate dallo Stato.

Mariani non ha commentato sulla sua possibile nomina, ma ha detto che si aspetta che la nuova leadership di Leonardo tratti Mbda "come un gioiello, dato che è un grande asset per l'Europa e per i suoi azionisti".

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)