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Il mercato tornerà a salire molto presto: spunti su vari titoli

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib ha allungato il passo nelle ultime sedute, ma è stato respinto al momento dall'area dei 21.500/21.550 punti. Ritiene ancora possibili ulteriori allunghi nel breve?

L'indice Ftse Mib si sta dirigendo nuovamente verso l'area dei 21.200 che avevamo segnalato nell'ultima intervista come resistenza da violare. Da quel livello i corsi potrebbero tentare un rialzo verso i 21.600 punti avvicinati di recente.

La mia view su Piazza Affari resta positiva e non credo che il Ftse Mib possa tornare al di sotto dei 21.200 punti nel breve. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) caso in cui però ciò dovesse accadere, possiamo fissare un primo target a 20.800 punti, che potrebbe essere un buon supporto per l'indice, sotto il quale invece si sposterà l'attenzione sui 20.400 punti, anche se ritengo meno probabile il raggiungimento di questo secondo obiettivo.

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Credo più nell'ipotesi di un rimbalzo dai 21.200 punti con un ritorno verso i 21.600 punti, oltre i quali ci sarà spazio di crescita in direzione dei 22.000/22.400 punti, tenendo in considerazione che i massimi di quest'anno sono in area 21.800, il superamento della quale appare condizione essenziale per un allungo verso i target segnalati poc'anzi.
Non mi aspetto pesanti correzioni per il Ftse Mib, tenendo presente che anche in caso di discese fino ai 20.800 punti il trend in atto non sarebbe compromesso.

Come valuta i recenti movimenti di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Intesa Sanpaolo è in una fase di congestione da inizio luglio, segnalando che i massimi intorno ai 2,9 euro rappresentano il top di quest'anno. Personalmente non comprerei il titolo prima della rottura dei 2,9 euro, così come non lo venderei prima dei 2,8 euro, supporto creatosi in occasione di una congestione avutasi a maggio scorso.

Al rialzo oltre i 2,9 euro avremo un primo target a 3 euro e un obiettivo successivo a 3,1 euro, mentre la violazione dei 2,8 euro spingerà il titolo in primis a 2,7 euro, senza escludere la chiusura del gap di metà giugno in area 2,6 euro.

Unicredit ha già iniziato il suo ritracciamento ribassista e potrebbe trovare supporto a 16,33 euro, da cui potrebbe ripartire al rialzo verso gli ultimi massimi intorno ai 17,5 euro.
Non credo che il titolo arrivi a violare i 16,33 euro al ribasso, ma se dovesse farlo avremo un target a 15,5 euro, ma non dimentichiamo che prima di questo troviamo i 16 euro, livello piuttosto battuto in passato quest'anno.
Per un ingresso long su Unicredit attenderei i 17,75 euro con obiettivo anche intorno ai 18,5/19 euro.

Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) oggi è tra i peggiori del Ftse Mib con una flessione che lo vede tornare al di sotto dei 3,5 euro. Come valuta questo titolo?

Per Saipem abbiamo un supporto in area 3,4 euro, livello che potrebbe contenere la spinta ribassista, ma in caso di violazione dello stesso si scatenerebbe un'ulteriore discesa dei corsi.
Personalmente mi aspetto un recupero del titolo che presenta un trend rialzista non ancora compromesso. Sotto i 3,4 euro Saipem avrebbe un primo target a 3,2 euro, facendo attenzione ai 3,27 euro, mentre al rialzo mi posizionerei dai 3,6 euro con obiettivo tra i 3,8 e i 4 euro.

Molto positivo sarà il superamento di quest'ultimo ostacolo, oltre il quale si apriranno le porte verso i 4,4 euro prima e i 4,8 euro in seguito, livelli in corrispondenza dei quali c'è stata molta volatilità in precedenza.

Tra le blue chips oggi si sta mettendo in evidenza Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) con un rialzo in controtendenza. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

Atlantia ha violato oggi i 25,17 euro e si sta dirigendo verso area 25,5 euro, alla rottura della quale assisteremo ad ulteriori rialzi verso i 26/26,3 euro, massimi di quest'anno. La violazione di quest'ultima soglia proietterà Atlantia sui 27 euro, mentre in caso di mancata rottura dei 25,5 euro si può valutare uno short in area 25 euro, con obiettivo a 24,5 euro.

Tra i titoli in controtendenza oggi troviamo anche Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) che sta allungando il passo oltre i 18 euro. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

Azimut tra i migliori di oggi nel paniere del Ftse Mib e per un ingresso long prenderei in considerazione i 18,6 euro con target a 19 euro, oltre cui si sarà spazio per un allungo verso i massimi a 19,5 euro.
Si potrebbe tentare uno short su Azimut dai 17,9 euro con obiettivo a 17,5 euro, ma visto il margine ridotto sconsiglierei un posizionamento di questo tipo sul titolo.

Mi aspetto che il titolo possa spingere al rialzo visto che si trova in una posizione favorevole anche in previsione dell'atteso rimbalzo del Ftse Mib dai 21.200 punti, evento che renderebbe più fattibile un seguito rialzista per il titolo.

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