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Poste, Meloni esclude discesa Stato sotto 51%, nessuna decisione su cessione quote

La premier Meloni tiene una conferenza stampa a Roma

MILANO (Reuters) - Il governo italiano non ha ancora preso alcuna decisione sulla vendita o meno di una quota di Poste Italiane, operazione che comunque non contempla la possibilità di perdere il controllo della partecipata.

Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni al Festival dell'Economia di Trento, affermando vedrebbe eventuali cessioni di quote eccedenti il 51% solo a dipendenti e piccoli risparmiatori.

"Non c'è alcuna possibilità al mondo finché guido questa nazione che Poste Italiane possa esser privatizzata. Quello su cui secondo noi si può ragionare è che essendo oggi la partecipazione dello Stato italiano al 65%, e dando per scontato che il governo debba mantenere il controllo, non la proprietà... per le quote in eccedenza c'è la possibilità di metterle su mercato", ha detto Meloni.

In particolare, ha aggiunto, "sono dell'idea che questo si possa fare solo se destiniamo quote eccedenti la proprietà, quindi sopra 51%, a famiglie italiane, piccoli risparmiatori dipendenti di Poste".

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Meloni ha tuttavia precisato che "non è stata presa ancora alcuna decisione circa possibilità vendere o non vendere alcune quote di Poste Italiane".

(Angelo Amante, in redazione Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)