Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    32.665,21
    -944,69 (-2,81%)
     
  • Dow Jones

    38.589,16
    -57,94 (-0,15%)
     
  • Nasdaq

    17.688,88
    +21,28 (+0,12%)
     
  • Nikkei 225

    38.814,56
    +94,06 (+0,24%)
     
  • Petrolio

    78,49
    +0,04 (+0,05%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.061,72
    +356,91 (+0,58%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.382,40
    -35,47 (-2,50%)
     
  • Oro

    2.348,40
    -0,70 (-0,03%)
     
  • EUR/USD

    1,0708
    -0,0035 (-0,32%)
     
  • S&P 500

    5.431,60
    -2,14 (-0,04%)
     
  • HANG SENG

    17.941,78
    -170,82 (-0,94%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.839,14
    -96,36 (-1,95%)
     
  • EUR/GBP

    0,8438
    +0,0026 (+0,31%)
     
  • EUR/CHF

    0,9529
    -0,0067 (-0,70%)
     
  • EUR/CAD

    1,4695
    -0,0054 (-0,37%)
     

Interbancario, attese tagli Bce fine anno propendono per due più che tre mosse

Sede della Banca centrale europea (Bce) a Francoforte

MILANO (Reuters) - Sul mercato interbancario della zona euro i contratti derivati digeriscono gli ultimi dati macro ma fanno proprio anche il messaggio lievemente più 'hawkish' delle attese emerso dai verbali di Federal Reserve.

Il risultato è che al di là dello scontato taglio da un quarto di punto ampiamente incorporato per giugno, in un orizzonte a fine anno la mediana delle attese si sbilancia leggermente verso due mosse espansive - un totale di mezzo punto - piuttosto che tre.

La curva dei tassi europea continua così a dimostrarsi molto sensibile - soprattutto a tutti gli effetti permeabile - rispetto alle aspettative della politica monetaria sull'altra sponda dell'Atlantico.

Gli ultimi dati mostrano che un autentico ciclo espansivo sui tassi a livello globale resta ancora poco probabile. Le scommesse sui tassi Bce incorporano da qui a fine anno un taglio da complessivi 60 punti base, vale a dire due mosse in luogo di tre" scrivono gli analisti dell'ufficio studi Ing nella nota quotidiana ai clienti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

"A nostro parere potrebbero ancora calare, considerato quali sono le attuali attese sui tassi Usa" aggiungono.

Va del resto considerata anche la curiosa marcia indietro della stessa Bce rispetto ai numeri sui salari del primo trimestre.

Diffusi ieri dopo settimane e settimane in cui Francoforte ha voluto anticiparne la particolare valenza, i dati di ieri sulla dinamica salariale del primo trimestre mettono in evidenza una crescita annua di 4,69% rispetto al 4,47% del quarto trimestre 2023.

Si tratta di un dato sicuramente più elevato di quanto Francoforte stessa si aspettasse, ma che soprattutto mette fine alle ultime speculazioni - o auspici delle 'colombe' - che al taglio dei tassi di giugno possa seguirne uno già in luglio.

Commentando la statistica sul proprio blog, la stessa Bce scriveva ieri che in termini complessivi la dinamica dei salari rimarrà quest'anno elevata ma mostra segni di rallentamento.

Le proiezioni della banca centrale indicano una crescita media dei salari pari a 4,5% nel 2024, 3,6% l'anno prossimo e 3% nel 2026.

Le scadenze a brevissimo restano intanto incollate al livello di riferimento dei depositi, appoggiate a un cuscinetto di liquidità in eccesso ancora superiore ai 3.200 miliardi di euro secondo i calcoli della stessa Bce.

Intorno alle 13,40 il tasso overnight viaggia a 3,985%, il tom/next a 4,015% e lo spot/next a 4%.

In merito al nuovo assetto operativo sui tassi interbancari, un paio di settimane fa il presidente Bundesbank e primo tra i 'falchi' Joachim Nagel ha avvertito che la cornice predisposta dalla Bce potrebbe essere per gli istituti di credito un disincentivo dell'attività di reciproco finanziamento sul mercato monetario.

(Alessia Pé, editing Stefano Bernabei)