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Migranti, accordo con Ue si farà, prenda metà richiedenti asilo-Renzi

ROMA (Reuters) - L'accordo con i partner europei sull'immigrazione si farà perché è nell'interesse dell'Ue, ha detto oggi il premier Matteo Renzi, che punta a ridistribuire tra i partner circa la metà dei richiedenti asilo. "L'Europa non si può permettere in questo momento di essere solo una moneta. E' interesse innanzitutto loro risolvere il problema", ha detto Renzi nella registrazione di Porta a Porta. Alla domanda se nel 'piano B' - che l'Italia, come ha annunciato lo stesso Renzi, ha pronto in caso venga lasciata sola - rientrino i permessi temporanei, il premier ha risposto: "Lo sanno tutti, non me lo faccia dire. E' un'arma di reazione che dobbiamo avere, ma secondo me l'accordo si chiude". "E' difficile parlare di numeri - alla fine (gli immigrati arrivati finora) saranno 160-170.000, di questi la metà richiedente asilo. Se su un totale di 80.000 richiedenti asilo 30-40.000 vengono ridistribuiti, stiamo andando verso una gestione più saggia", ha spiegato il premier. "Gli altri si riportano indietro... Certo, bisogna firmare gli accordi di riammissione". Sui centri di identificazioni che verrebbero comunque gestiti in Italia anche in caso di un accordo in ambito Ue, Renzi ha spiegato: "Ben vengano, però bisogna che ciascuno si faccia carico di una quota parte di questa gente... Non possiamo immaginare che navi di altri Paesi li prendano, li sbarchino da noi e dicano il problema è vostro". "E' vero, dal punto di vista formale è così, perché qualcuno anziché di occuparsi di Europa in passato ha firmato accordi senza neppure sapere di cosa si trattava", ha aggiunto con una frecciata ai leghisti. Nei giorni scorsi alcuni partner europei hanno fatto marcia indietro sull'immigrazione, e Renzi ha reagito dicendo che l'Italia è pronta a fare da sola, su un tema che sta creando forti divisioni anche a livello nazionale. Renzi ha poi precisato che si sta sottovalutando la situazione in Libia, dove "il problema non è solo l'immigrazione, è che arrivano i tagliatori di teste", ricordando le situazioni in Afghanistan, Siria, Iraq e Nord Africa. (Antonella Cinelli) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia