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Mini rimbalzo per Telecom dopo rassicurazioni Bernabè ma Bernstein non gli crede

Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) rimbalza dello 0,24% a quota 0,631 euro a Piazza affari dopo le rassicurazioni arrivate dal presidente, Franco Bernabè, a seguito dei giudizi delle agenzie di rating. Moody's ha ridotto di un livello la raccomandazione da Baa2 a Baa3, Fitch ha confermato il rating BBB con outlook negativo, mentre Strandard & Poor's non si è ancora pronunciata.

Bernabè ha ribattuto sottolineando che Telecom Italia ha un margine di liquidità pari a 16 miliardi e una capacità di rifinanziamento che rimane immutata. In più ha osservato che l'Argentina non è considerata dalle agenzie di rating ai fini del calcolo del rapporto debito/ebitda (indice utilizzato per valutare la sostenibilità del debito): l'inclusione dell'Argentina avrebbe aumentato la percezione della solidità del gruppo.

Quindi per il numero uno Telecom Italia ha un margine di liquidità che le consentirebbe di non ricorrere sul mercato, eppure in questi giorni il gruppo è impegnato in un roadshow per la presentazione di un bond ibrido da 3 miliardi di euro, uno strumento metà equity e metà debito.

E' un investimento rischioso ma ad alto rendimento riservato agli investitori istituzionali. Agli azionisti, a partire da Telco, offre il vantaggio di non dover mettere mano al portafoglio e di non veder diluite le proprie quote e a Telecom Italia di non appesantire il rapporto fra debito e capitale né peggiorare i multipli usati per valutare la società, tra cui Roe e rapporto prezzo/utile.

Nonostante le rassicurazioni di Bernabè gli analisti di Bernstein, che oggi hanno ridotto la raccomandazione su Telecom da outperform a market perform (il target price dell'ordinaria scende da 0,90 a 0,75 euro e quello delle azioni di risparmio da 0,80 a 0,64 euro) non credono che il gruppo riuscirà a conseguire il suo obiettivo di debito: rapporto debito netto/ebitda a 2 entro il 2015.

Per Bernstein, anche se ora la strategia di Telecom sta andando in una direzione migliore con più investimenti (16 miliardi di euro in tre anni), questo è troppo poco ed è stato fatto troppo tardi. A peggiorare le cose l'outlook politico italiano e le prospettive macro economiche di lungo termine che stanno peggiorando di giorno in giorno.

Un'incertezza politica che, a detta del broker, rende un deal con la Cassa depositi e prestiti ancora possibile ma un catalizzatore più distante. In effetti, secondo le ultime indiscrezioni, il downgrade di Moody's potrebbe riaprire scenari legati all'ingresso della Cdp direttamente nel capitale di Telecom Italia, invece che nella rete.

Proprio l'aumento del rischio sovrano , il deterioramento del ciclo economico e il contesto competitivo possono suggerire una valutazione più bassa per TI, avvertono anche gli analisti di Societe Generale (Parigi: FR0000130809 - notizie) che hanno limato il target price da 1,1 a 1 euro (buy confermato) e osservato che l' outlook sul debito , compreso il bond ibrido da 3 miliardi di euro, implica una riduzione del 3% del margine operativo lordo del gruppo di quest'anno.