Mose, Galan chiede patteggiamento a 2 anni e 10 mesi. Da pm parere favorevole
MILANO (Reuters) - Giancarlo Galan, ex ministro ed ex presidente della Regione Veneto, ha chiesto di patteggiare una pena di due anni e dieci mesi nell'ambito dell'inchiesta per presunta corruzione nella realizzazione del Mose e di poter aver accesso agli arresti domiciliari. E' quanto si legge in una nota firmata dal procuratore capo di Venezia Luigi Delpino e dall'aggiunto Carlo Nordio, in cui si precisa che, sulle richieste, i pubblici ministeri hanno espresso parere favorevole. I difensori di Galan, rinchiuso nel carcere di Opera da fine luglio, hanno abbinato alla richiesta di patteggiamento "la previsione della confisca per equivalente della somma di 2 milioni e 600.000 euro". "Questa procura ha inoltrato l'istanza all'ufficio del Gip esprimendo parere favorevole in ragione della congruità della pena, della carcerazione preventiva già sofferta e del suo proseguimento domiciliare", si legge nella nota. Sulla richiesta della difesa di Galan - che si è detto estraneo ai fatti contestati - dovrà ora esprimersi il Gip. L'inchiesta della procura di Venezia, che a inzio giugno ha portato all'arresto di 35 persone, ipotizza un sistema illecito che per anni avrebbe visto imprenditori pagare 'stipendi' a politici e autorità incaricate di vigilare sulla correttezza dei lavori del Mose - il sistema che dovrebbe difendere Venezia dall'acqua alta - per ottenere in cambio favori o per evitare controlli. Nell'ambito della stessa indagine, qualche giorno fa l'ex-AD di Palladio Roberto Meneguzzo ha raggiunto un accordo con la procura di Milano per un patteggiamento di due anni e mezzo e l'ex-generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante ha presentato una richiesta di patteggiamento a quattro anni di reclusione per uscire dal procedimento penale. (Sara Rossi) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia