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Mps, Bce chiede taglio Npl netti del 40% entro 2018, giù titolo e bond

Il logo del Monte dei Paschi su una vetrina a Milano. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

ROMA (Reuters) - La Banca centrale europea (Bce) è intenzionata a chiedere a Mps di ridurre i non performing loan netti del 40% entro il 2018, uno sforzo più che doppio rispetto ai 5 miliardi di dismissioni previsti nel piano della banca al 2018. La conferma a indiscrezioni stampa, arrivata con una nota della banca, appesantisce il clima sul titolo che alle ore 14 perde quasi il 10% a 0,3449 euro. Secondo gli analisti, la cessione degli Npl, ipotizzando un valore di vendita al 25% del nominale, potrebbe portare la banca a nuove ricapitalizzazioni per un importo fino a 4 miliardi, rispetto a 1,1 miliardi dell'attuale valore di Borsa. In dettaglio, l'esposizione al netto degli accantonamenti dovrà passare dai 24,2 miliardi di fine 2015 ai 21,8 del 2016, ai 18,4 del 2017 e ai 14,6 del 2018, rende noto la banca senese illustrando la bozza di decisione assunta da Francoforte. L'esposizione lorda dovrà invece scendere del 30% in tre anni: dai 46,9 di fine 2015 a 43,4 nel 2016 a 38,9 del 2017 ai massimi 32,6 del 2018. La copertura degli Npl passerebbe in questo modo dal 48,5% al 44,8% nel 2018. Mps ha la possibilità "di presentare le proprie argomentazioni a riguardo entro l'8 luglio 2016", spiega la nota. "I suddetti parametri sono in linea con gli obiettivi di un programma di specifiche azioni, recentemente approvato dai competenti organi della Banca e contestualmente sottoposto alle valutazioni della Bce, finalizzato all'incremento dell'importo delle dismissioni di non performing loan già previsto nel piano industriale 2016/2018". Nella bozza' la Bce chiede inoltre a Mps di fornire entro il prossimo 3 ottobre 2016 un piano che definisca quali misure possano essere adottate per ridurre il rapporto tra il totale dei non performing loan ed il totale dei crediti (Npl ratio) al 20% nel 2018. Il rapporto attualmente supera il 40%. "La Banca ha comunque avviato immediatamente le interlocuzioni con la Banca centrale europea al fine di comprendere l'esatta portata di tutte le indicazioni contenute nella bozza di decisione e di presentare le proprie deduzioni al riguardo in vista della decisione finale, la cui emissione è prevista entro la fine del mese di luglio 2016", conclude la nota. Le vendite colpiscono anche i bond della banca: il subordinato settembre 2020 cedola 5,6% cede oggi oltre quattro figure e mezzo, con rendimento in salita in area 9,80% (comunque ben sotto i massimi dello scorso gennaio, quando il titolo era arrivato a rendere quasi il 19%). Più limitata la flessione del bond senior aprile 2019 cedola 3,625%, che arretra di circa 0,8 punti, con rendimento in area 3,96%. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia