Mps, Profumo: se aumento gennaio slitta "entriamo in campo incertezza"

ROMA (Reuters) - Qualora l'aumento di capitale da 3 miliardi di Banca Mps dovesse slittare rispetto alla data di gennaio l'istituto entrerebbe in un campo di incertezza, secondo il presidente Alessandro Profumo. "Oggi abbiamo la certezza di poterlo fare. [Se non sarà così] entriamo in un campo di grande incertezza. Dobbiamo riformare il consorzio di garanzia, non sappiamo che cosa succederà a livello politico. Può darsi che non si riesca a farlo, la banca allora verrebbe nazionalizzata", ha risposto il banchiere a margine di una trasmissione televisiva a chi gli chiedeva che succederà se non ci sarà l'aumento a gennaio. La Fondazione Mps, primo azionista della banca, ha chiesto uno slittamento al secondo trimestre 2014. Il presidente non ha invece risposto alla domanda se intenda dimettersi qualora l'assemblea di fine mese non dovesse approvare l'aumento da farsi a gennaio, limitandosi a dire: "Vediamo che succede fino al 30" dicembre. E' stato poi chiesto a Profumo cosa pensi dell'ipotesi, avanzata oggi dal Sole 24 Ore, che la cessione della quota da parte della Fondazione Mps possa avvenire tramite l'intervento di altre fondazioni bancarie: "Qualsiasi soluzione che consenta alla Fondazione di votare nei tempi previsti all'aumento va bene", ha risposto il presidente. Secondo Profumo inoltre "la Fondazione deve fare delle scelte: ha un patrimonio e dei debiti da ripagare, tenere tutto non è possibile". (Alberto Sisto) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia