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Né donne né uomini: in Germania nasce il “terzo sesso”

In Germania nasce il “terzo sesso”. Lo ha stabilito la Corte costituzionale tedesca mettendo fine a una vicenda giudiziaria che era iniziata nel 2014. (Getty)
In Germania nasce il “terzo sesso”. Lo ha stabilito la Corte costituzionale tedesca mettendo fine a una vicenda giudiziaria che era iniziata nel 2014. (Getty)

In Germania nasce il “terzo sesso”. Lo ha stabilito la Corte costituzionale tedesca mettendo fine a una vicenda giudiziaria che era iniziata nel 2014. Vanja, nata nel 1989 a Lipsia, aveva vissuto i suoi primi anni da donna. Vanja ha deciso di sottoporsi ad una cura ormonale e farsi crescere la barba. Consolidata la sua nuova identità fisica, Vanja chiede alle autorità di modificare anche i suoi documenti ma nel 2016 la Corte di Cassazione le dà torto.

Secondo la legge tedesca l’aggiornamento della norma del 2013 che permette di non indicare il genere sul documento non ha dato vita a un terzo sesso. Vanja non si dà per vinta e, con il sostegno dell’organizzazione Dritte Option, presenta ricorso alla Consulta che, questa volta, le ha dato ragione. Con sette voti a favore e uno solo contrario, la Corte di Karlsruhe ha stabilito che il Parlamento deve creare un terzo genere e nel farlo deve impiegare “una definizione positiva” come per esempio “intersex”.

Sui nuovi documenti, insomma, alla voce sesso potrebbe essere una “X”. L’Istituto tedesco per i diritti umani, la Società tedesca per la ricerca sessuale e la Società tedesca di psicologia, hanno dato parere favorevole. Contrario invece si è detto il Comitato centrale dei cattolici tedeschi. La Germania, insomma, non ha ancora un nuovo governo ma pare che debba avare subito un “terzo sesso”.

Le persone intersex in Germania sarebbero fra le 80 e le 100mila. La Repubblica federale è il primo Stato europeo a riconoscere il terzo sesso ma alcuni passi sono stati compiuti in Danimarca e in Gran Bretagna. Il Paese leader in fatto di accettazione delle persone del terzo sesso è l’Australia.