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Nuova governance Tim, Nicita (AgCom): non cambia obblighi Vivendi su quota Mediaset

ROMA (Reuters) - La nuova governance di Telecom Italia, che vede prevalere i consiglieri della lista presentata dal fondo Elliott, non modificano gli obblighi per il gruppo francese Vivendi di rispettare i limiti anti-concentrazione previsti dalla legge Gasparri sulla quota detenuta in Mediaset.

Lo ha detto a Reuters, parlando a margine di un convegno, il commissario AgCom Antonio Nicita.

"Noi abbiamo considerato l'influenza notevole che c'è quando una società supera il 10% nel capitale di un'altra. Loro potranno fare anche ricorso...ma il cambio di governance non modifica la situazione che AgCom ha valutato a suo tempo", ha detto il commissario AgCom, rispondendo alla domanda se il nuovo rapporto nel Cda Tim di 10 consiglieri proposti da Elliott contro 5 presentati da Vivendi, potesse aprire la strada a un ripensamento da parte dell'authority.

Ad aprile dell'anno scorso, l'AgCom ha valutato che la doppia partecipazione detenuta da Vivendi in Tim e Mediaset, rispettivamente del 24% circa e del 29%, contemplasse una violazione dei limiti antitrust previsti dalla legge Gasparri.

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L'autorità ha imposto al gruppo francese di ritornare nella legalità. Vivendi ha quindi congelato in un trust la partecipazione e i diritti detenuti in Mediaset per la parte eccedente il 10%.

In merito poi alla decisione dell'Antitrust europeo di imporre a Telecom Italia la cessione della società Persidera, che gestisce i multiplex, "credo che ci siano più margini per il gruppo francese" per fare ricorso, ha aggiunto Nicita.

La Commissione Ue ha imputato a Vivendi il controllo di fatto su Tim e per questo motivo le ha imposto la cessione di Persidera.

(Alberto Sisto)