Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    51.926,61
    +1.907,52 (+3,81%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.166,23
    -42,46 (-3,51%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4777
    +0,0063 (+0,43%)
     

Ocse: popolazione italiana invecchia, giovani più poveri

Una donna anziana guarda fuori dlla finestra. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

ROMA (Reuters) - Nel 2050, a causa di un'accelerata nel processo di invecchiamento della popolazione, l'Italia sarà il terzo paese più anziano dell'Ocse, dietro il Giappone e la Spagna. Ci saranno 74 persone oltre i 65 anni ogni cento di età compresa tra i 20 e i 64.

A dirlo è la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel rapporto "Preventing ageing unequally".

Si allarga il divario tra generazioni. Se da una parte, dato l'aumento dell'età media, è importante coinvolgere i più anziani nel mercato del lavoro, dall'altra diventa più difficile per i giovani trovare un impiego.

Le nuove leve sono spesso intrappolate in lavori "non standard", sottolinea l'Ocse. Dal 2000 al 2016, i tassi di occupazione delle persone tra i 55 e i 64 anni sono cresciuti di più (23%) rispetto a quelli delle persone al primo impiego (1%). I tassi di occupazione dei giovani sono invece diminuiti bruscamente (-11%).

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

La forbice tra giovani e anziani è valida anche per i salari. "Dalla metà degli anni '80, il reddito degli individui di età compresa tra i 60 e i 64 anni è cresciuto del 25% in più rispetto a quello delle persone tra i 30 e i 34 anni", scrive l'Ocse, contro una media del 13% registrata negli altri paesi membri dell'organizzazione.

I tassi di povertà relativa, si legge ancora, sono "aumentati per i gruppi più giovani, mentre sono caduti bruscamente per i più anziani".

All'ineguaglianza nei salari corrisponde un gap nei trattamenti previdenziali. Se negli altri paesi Ocse le differenze nelle pensioni si devono per i due terzi alle disparità negli stipendi, in Italia questo rapporto è "vicino al 100%", anche a causa della debolezza del sistema di sicurezza sociale.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia