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Ogm, Consiglio di Stato respinge appello per semina mais Monsanto

ROMA (Reuters) - Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto oggi la richiesta di un agricoltore friulano di poter piantare sui suoi terreni il mais geneticamente modificato MON810 della Monsanto, l'unico Ogm approvato nell'Unione europea ma bandito dall'Italia e da altri paesi. Nella sentenza, di cui Reuters ha ottenuto il testo, i giudici amministrativi hanno difeso un decreto del ministero della Salute del 2013 che vietava la coltivazione della varietà geneticamente modificata in attesa di un regolamento della Ue. Secondo i magistrati i ministeri hanno infatti agito correttamente ritenendo che "il mantenimento della coltura del mais MON 810 senza adeguate misure di gestione non tutelasse a sufficienza l'ambiente e la biodiversità". Per sostenere tale tesi la sentenza cita studi dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (Cra) e dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che parlano di rischi per lo sviluppo di parassiti e non escludono possibili impatti negativi sugli organismi acquatici sensibili a un tipo di tossine. Intanto, il 13 gennaio scorso il Parlamento europeo ha approvato una nuova normativa comunitaria che consente agli Stati membri di restringere o vietare colture geneticamente modificate sul proprio territorio, anche se autorizzate a livello europeo. E per riempire il possibile vuoto normativo, visto che la nuova direttiva comunitaria entrerà in vigore in primavera, il 23 gennaio scorso un nuovo decreto ministeriale italiano ha sancito il divieto di coltivazione del MON810. (Massimiliano Di Giorgio) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia