OIL: Houston abbiamo un problema…
Visto che negli ultimi due giorni non è uscito un solo dato macroeconomico degno di nota, una rapida occhiata a due dinamiche che abbiamo trattato recentemente insieme al nostro Machiavelli e nel nostro ultimo post.
All’inizio dell’anno, mentre il mondo intero sognava la “trump’s reflation” e il prezzo del petrolio oltre i 60 dollari al barile, noi abbiamo scritto…
Stesso discorso per il petrolio, il prossimo obiettivo potrebbe essere i 37,5 dollari ovvero il rintracciamento del 61,8 % di Fibonacci, lo dice l’economia reale, lo ribadisce la politica energetica dell’amministrazione Trump e il fallimento degli accordi OPEC, visto l’andamento degli ultimi mesi. Mentre c’era chi prospettava i 62 dollari al barile noi siamo rimasti prudenti e il tempo ci ha dato ragione.
Ma andiamo avanti grado per grado prima a questo punto resta da osservare come si comporterà a quota 50 la preferita da Leonardo!
Quello che è certo è che ieri ha dato un segnale di cedimento!
In giornata…altro giro, altro regalo!
16:30 USDScorte di petrolio greggio-2,106M-1,661M
16:30 USDImportazioni di Crude Oil-0,481M
16:30 USDInventario di Cushing, Oklahoma, delle giacenze di Crude Oil-1,156M
16:30 USDProduzione di Carburante Distillato-0,113M
16:30 USDScorte settimanali EIA di prodotti raffinati0,465M0,328M
16:30 USDProduzione di Benzina-0,091M
16:30 USDScorte di petrolio da riscaldamento-0,273M
16:30 USD Inventari Prodotti Petroliferi 0,443M 2,096M
Per il resto anche la recente affermazione di lunedì sembra procedere nella giusta direzione…
Attenzione ora alle prossime due settimane soprattutto per quanto riguarda il cross euro dollaro che se non proseguirà immediatamente verso i massimi prospettati dal nostro Machiavelli potrebbe rapidamente rintracciare sino a quota 1.10 dove si giocherà la partita decisiva.
Prima di dare per morto e defunto il dollaro, consiglio sempre di pensarci su almeno tre volte.
In giornata in America vendite delle case esistenti, loro gli analisti segnalano un rintracciamento, un dato negativo, noi per una volta siamo positivi e prevediamo un dato migliore delle attese.
Autore: Andrea Mazzalai Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online