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Overbooking, United Airlines darà 10mila dollari a passeggeri rinunciatari. E le altre compagnie?

<span class="s1">La United vuole ridurre la pratica dell’overbooking che consiste in un “eccesso di prenotazioni” si tratta di una tecnica utilizzata da tutte le compagnie aeree</span>. (Getty)
La United vuole ridurre la pratica dell’overbooking che consiste in un “eccesso di prenotazioni” si tratta di una tecnica utilizzata da tutte le compagnie aeree. (Getty)

Un bell’incentivo per chi rinuncia al posto. La compagnia aerea United Airlines offrirà fino a 10mila dollari ai passeggeri che rinunceranno volontariamente al propio posto, accettando di prendere un altro volo, in caso di overbooking. L’episodio del passeggero trascinato fuori a forza ha fatto il giro del mondo, con un evidente danno di immagine per la compagnia americana. La compagnia aerea ha promesso un risarcimento per il passeggero ma l’amministratore delegato di United ha ammesso che l’episodio potrebbe danneggiare la reputazione del vettore.

La United vuole ridurre la pratica dell’overbooking che consiste in un “eccesso di prenotazioni” si tratta di una tecnica utilizzata da tutte le compagnie aeree volta a dividere i costi del volo nel maggior numero di biglietti. In pratica le compagnie aeree vendono più biglietti di quelli effettivamente disponibili, in maniera tale da riuscire a compensare eventuali rinunce. La United si impegna a ridurre, ma non eliminare, la pratica dell’overbooking.

Tra le altre compagnie, anche la Delta ha deciso di seguire la stessa strada e si è impegnata a pagare fino a 9mila e 950 dollari in caso di overbooking. (Getty)
Tra le altre compagnie, anche la Delta ha deciso di seguire la stessa strada e si è impegnata a pagare fino a 9mila e 950 dollari in caso di overbooking. (Getty)

Tra le altre compagnie, anche la Delta ha deciso di seguire la stessa strada e si è impegnata a pagare fino a 9mila e 950 dollari in caso di overbooking. Per gli altri vettori valgono le norme che regolano i casi in cui si verifica l’overbooking. Inzia la ricerca di volontari disponibili a cedere il proprio posto in cambio di un rimborso del biglietto – solitamente entro una settimana – o dell’imbarco sul primo volo alternativo disponibile verso la destinazione scelta, garantendo il pernottamento e i trasferimenti dovuti al cambio.

Se nessuno dovesse essere disponibile a rinunciare, la compagnia aerea nega l’imbarco. Chi resta a terra avrà diritto a un indennizzo in contanti pari a 250 euro per tratte inferiori o pari a 1.500 chilometriù; 400 euro per tratte intracomunitrie oltre 1.500 chilometri e per le tratte comprese tra 3.500 chilometri e di 600 euro per tratte superiori a 3.500 chilometri. Altre cifre rispetto a quelle decise da United e Delta.