Palazzo Chigi parte civile contro Berlusconi per vicenda escort

BARI (Reuters) - La presidenza del Consiglio si è costituita oggi parte civile all'udienza preliminare che vede imputati Silvio Berlusconi Valter Lavitola con l'accusa di aver indotto un imprenditore pugliese a mentire nell'inchiesta sulle cosiddette "escort" destinate all'ex premier. Nella stessa udienza, la difesa di Berlusconi, rappresentata da Niccolò Ghedini, ha annunciato la rinuncia all'eventuale prescrizione, spiegando che il leader di Forza Italia intende essere giudicato nel merito dell'accusa. Nel corso della prima delle udienze, in corso oggi a Bari davanti al gup Anna Rosa De Palo, il rappresentante legale di Palazzo Chigi ha preannunciato una richiesta di risarcimento danni, per un importo non ancora definito. Secondo la Procura, Berlusconi, tramite l'ex direttore dell'Avanti Lavitola, avrebbe istigato l'imprenditore Giampaolo Tarantini a mentire ai pm che indagavano sul giro di prostituzione. Nell'ambito dell'inchiesta Tarantini disse che Berlusconi non sapeva che le ragazze che lui portava alle feste dell'ex premier fossero pagate. L'inchiesta sulle escort pugliesi era partita nel 2009. ((Redazione Roma, 06 +390685224380, fax +39068540860, reutersitaly@thomsonreuters.com))Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia