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Pd, per Fassina serve passo indietro degli ex leader partito

L'ex premier ed esponente di punta del Pd Massimo D'Alema. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

ROMA (Reuters) - Stefano Fassina, esponente della minoranza del Pd e tra i critici da sinistra della gestione del partito e della linea di governo di Matteo Renzi, ritiene che debbano farsi da parte i leader che negli anni passati hanno gestito il partito e che oggi criticano Renzi. "Abbiamo bisogno di discontinuità in termini di cultura politica, di agenda", risponde Fassina, intervistato al telefono su Canale 5, su una valutazione delle critiche a Renzi fatte nel fine settimana dall'ex premier e leader del partito Massimo D'Alema. D'Alema ha parlato di un "partito a forte conduzione personale e anche gestito con un certo carico di arroganza" invitando la minoranza a "lasciare il segno" con le sue critiche. Renzi in un tweet ha definito le sue parole da "vecchia gloria del wrestling". Fassina risponde poi a una domanda più diretta se quindi D'Alema, Pierluigi Bersani [ex segretario PD] e gli altri della vecchia guardia debbano fare un passo indietro: "Certamente, non per ragioni anagrafiche, ma perché se la sinistra è in una condizione di marginalità è perché ad avviso di alcuni di noi c'è stata una subalternità al liberismo, a una certa idea di Europa e di democrazia". Secondo Fassina "Renzi è l'interpretazione estrema e abilissima di una linea subalterna, che la classe dirigente che ha in prima persona diretto il Pd, il Pds, i Ds ha interpretato. Quindi avendo bisogno di cambiamento, questo riguarda anche la classe dirigente cha ha gestito il Pd, Pds, Ds". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia