Perché Piazza Affari ora farà meglio di Francoforte
La perdita dell'uptrend di breve periodo, da parte dell'indice MIB, non è evento così traumatico: ben due volte, ad agosto, Piazza Affari ha chiuso sotto al long stop giornaliero, salvo recuperare in breve tempo. Il problema è un altro: il superamento della resistenza settimanale è stato troppo di misura per confortare, e la tendenza di lungo e lunghissimo periodo è sempre improntata alla negatività. I Tori devono compiere uno sforzo superiore alla norma, per convincere tutti gli investitori.
Da subito: ammesso e concesso che l'inversione di tendenza di medio periodo sia genuina, come si può notare l'indice MIB è ora alle prese con il supporto settimanale: a questo punto dunque ci si aspetterebbe una reazione pressoché immediata, e un rilancio delle sorti della borsa italiana. Francamente è ipotesi ardua da difendere nell'immediato, in un contesto stagionale tutt'altro che propizio.
In termini relativi, però, non possiamo fare a meno di rilevare e mostrare la sempre più vistosa divergenza che si è creata fra Piazza Affari e Francoforte, rispetto all'andamento dei rispettivi cicli economici. Non che la Germania possa lontanamente invidiare le nostre condizioni macro, sia chiaro; ma il Citi Economic Surprise Index oltre il Brennero è in caduta libera, ed è scivolato ora ai livelli più bassi da febbraio. Il nostro CESI resta sempre lì: negativo, ma ammiccante e sornione.
La differenza fra i due CESI conseguentemente sprinta verso l'alto, e fa emergere un forte ritardo da parte del rapporto MIB/DAX: un gap teoricamente insostenibile, vista la correlazione storica mostrata da queste due misure. Per cui o le delusioni macro in Germania sono destinate a venire rapidamente meno, oppure - più probabilmente, si direbbe - il nostro listino è destinato a far sensibilmente meglio di quello teutonico nelle prossime settimane. Relativamente parlando, s'intende.
Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.
Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online