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Piazza Affari col segno più. Eni annuncia dividendo in aumento

Le ultime burrascose notizie in arrivo dal fronte della Casa Bianca con l'ennesimo licenziamento operato dal presidente Usa Donald Trump (a cadere sotto la scure questa volta è il consigliere per la sicurezza nazionale, McMaster) non sembrano aver creato conseguenze gravi, segno che i mercati sono ormai abituati al vorticoso avvicendamento tra i collaboratori del tycoon.

La situazione oltre oceano

Così come, almeno per il momento, non hanno avuto ripercussioni nemmeno le ordinanze emesse dal procuratore generale Robert Mueller che sta indagando sul Russiagate e che, nelle scorse settimane avrebbe imposto alla Trump Organisation la consegna di diversi documenti, molti dei quali riguardanti i rapporti controversi tra Donald Trump e rappresentanti di Mosca. Nulla di tutto questo ha turbato le contrattazioni e la mattinata si chiude con Piazza Affari che, poco dopo le 13.30 registra un vantaggio dello 0,66% pari a 22.864 punti. No molto distante il Ftse 100 di Londra a 0,25% mentre più distanti sono il Dax (0,16%) e il Cac40 di Parigi (0,04%). Intanto dall'Europa arrivano i primi risultati sull'inflazione.

I numeri dell'inflazione hanno dato ragione a Mario Draghi che non più di 48 ore fa avvisava i mercati sulla necessaria presenza del Quantitative Easing in Europa, nonostante la crescita economica in aumento.

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I numeri dell'inflazione

Discriminante era ed è tutt'ora sempre l'inflazione, ancora troppo bassa, un'inflazione il cui calo è risultato più alto delle stime. Secondo quanto reso noto oggi da Eurostat il precedente livello annuale dell'1,3% di gennaio si è attestato all'1,1% a febbraio, invece di previsioni che non andavano oltre l'1,2%. Allargando la visuale all'intera Unione il tasso annuale di inflazione, all'1,3% di febbraio è anch'esso in calo rispetto all'1,6% registrato a gennaio. Di (KSE: 003160.KS - notizie) fronte a questo quadro gli analisti iniziano a ritenere possibile un'estensione temporale del piano di sostegno della Bce (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) , magari alleggerito o rimodulato. Intanto a Piazza Affari si registra l'aumento un buon andamento del titolo Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (1% poco prima delle 13.30) dettato dalla notizia di un aumento del dividendo. Mentre ieri a dare l'annuncio di una cedola più pesante è stata Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) , oggi è la volta del cane a sei zampe. Numeri alla mano, la proposta del colosso energetico vede un premio ai suoi azionisti che passa a 0,83 euro ovvero +3,75% sul precedente importo di 0,8 a sua volta risultato del corposo taglio operato a marzo 2015, in piena crisi petrolifera.

Il caso Eni (Londra: 0N9S.L - notizie)

L'azienda, una tra le massime capitalizzazioni del Ftse Mib, apre così quella che il suo numero uno Claudio Descalzi, durante la presentazione del piano industriale 2018-2021, ha già definito come una “fase di espansione industriale e di forte crescita di valore, guidata da una profonda integrazione di business e da un focus continuo sull'efficienza e la disciplina finanziaria". Eni per il prossimo triennio prevede un aumento della produzione del 3,5% l'anno e investimenti per circa 32 miliardi complessivi 3,5 miliardi nel settore dell'esplorazione. Di oggi, intanto, la notizia dell'avvio da parte di Eni e Sonangol dell'avvio del progetto di Ochigufu in Angola che permetterà all'azienda italiana di aumentare di 25.000 barili la sua produzione. La zona è denominata Blocco 15/06 e la potenzialità prevista sarebbe di 3 miliardi di barili di olio in loco e 850 milioni di barili di riserve.

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