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Piazza Affari ultima della classe. Forti tensioni sui bancari

Dopo i rialzi delle ultime sedute, che hanno spinto le quotazioni sui massimi degli ultimi 25 anni, la piazza azionaria giapponese si è presa una pausa oggi. L'indice Nikkei 225 si è fermato poco sotto la parità, con un calo dello 0,1%, complici alcune prese di profitto che hanno colpito soprattutto i titoli del settore finanziario. A scoraggiare gli acquisti ha contribuito anche l'andamento del cambio dollaro-yen, tornato sotto quota 114, senza tuttavia registrare flessioni accentuate.

La chiusura poco mossa e contrastata di ieri a Wall Street ha condizionato l'avvio degli scambi in Europa, dove gli indici hanno aperto le contrattazioni nel segno della cautela e stanno provando ora a spingersi in avanti. Il Cac40 mostra un calo dello 0,1%, mentre il Ftse100 e il Dax30 salgono rispettivamente dello 0,04% e dello 0,03%.
In una giornata priva di particolari dati macro tanto in Europa quanto in America, l'attenzione degli investitori è rivolta alle trimestrali societarie in arrivo.

In controtendenza Piazza Affari che vede il Ftse Mib scendere al di sotto dei 22.850 punti, con un calo dello 0,53%.
La performance negativa del nostro mercato è da ricondurre ancora una volta al settore bancario che continua ad essere colpito dalle vendite, complici anche le cattive notizie riguardanti Creval che ha annunciato un aumento di capitale da 700 milioni di euro.

Profondo rosso per Banco BPM e Bper Banca che lasciano sul parterre rispettivamente il 5,89% e il 4,33%, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che arretra del 2,56%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) limita i danni allo 0,63% all'indomani dei buoni conti trimestrali. Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) riescono a fare ancora meglio con un calo rispettivamente dello 0,36% e dello 0,12%.

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Male Mediaset che accusa un ribasso del 3,47% dopo che il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto pari a 35,9 milioni di euro, rispetto alla perdita di 118 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi sono scesi da 2.563,9 a 2.532,8 milioni di euro.

In flessione del 2,29% Banca Generali che oggi presenterà i conti del terzo trimestre e allo stesso appuntamento sarà chiamato oggi Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che intanto scende dello 0,56%.

Frenano i titoli del settore oil dopo che i prezzi del petrolio si stanno riportando in area 57 dollari. ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) cala dello 0,27%, mentre Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) scendono dello 0,61% e dello 0,97%.

Tra i titoli in controtendenza troviamo Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) e Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) con un rialzo dell'1,32% e dello 0,73%, mentre STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) e FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) salgono dello 0,43% e dello 0,38%, seguito da CNH Industrial e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che mostrano un progresso dello 0,18% e dello 0,09%.

Sul fronte macro Usa da segnalare solo l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) pomeriggio sarà diffuso il consueto report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia.
A mercati chiusi si guarderà ai risultati degli ultimi tre mesi di Eastman Kodak.

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