Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.195,22
    +2.130,47 (+4,26%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.174,54
    -34,15 (-2,83%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4777
    +0,0063 (+0,43%)
     

Popolari, udienza Corte Costituzionale su riforma il 20 marzo

MILANO (Reuters) - La Corte Costituzionale ha fissato al 20 marzo 2018 l'udienza sulla riforma delle banche popolari il cui termine di fine dicembre 2016 per la trasformazione in società per azioni era rimasto congelato dopo il ricorso presentato dal Consiglio di Stato.

Lo si apprende dal calendario ufficiale della Corte pubblicato sul sito.

L'aspetto principale della riforma sul quale la Corte è chiamata ad esprimersi riguarda la possibilità di limitare, o anche annullare, il diritto di recesso per i soci dissenzienti.

Una fonte legale spiega che la decisione della Corte non dovrebbe avere effetti retroattivi e quindi non sono attese conseguenze sulle banche che già si sono trasformate in Spa.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Tuttavia, se la Corte ritenesse la norma anticostituzionale, potrebbero aprirsi degli spazi per ricorsi sul mancato diritto di recesso.

Le uniche banche interessate che non si sono ancora trasformate in Spa in attesa della decisione della Consulta sono Pop Sondrio e la Banca popolare di Bari.

La riforma varata per decreto legge dal governo di Matteo Renzi nel 2015 obbligava le popolari con attivi oltre gli 8 miliardi a trasformarsi in società per azioni entro il 27 dicembre del 2016. Ma nel dicembre di quello stesso anno i giudici del Consiglio di Stato hanno accolto parzialmente il ricorso presentato da alcuni soci e associazioni dei consumatori sulla costituzionalità della riforma.

Secondo uno degli avvocati che ha seguito i ricorsi, oltre alla questione rilevante del recesso un aspetto posto in discussione alla Consulta riguarda anche "il rispetto dei principi costituzionali nell'adozione di un decreto legge di urgenza per riformare le banche popolari".

Sotto questo aspetto tuttavia la Corte Costituzionale, respingendo il ricorso presentato dalla Regione Lombardia ha già ritenuto che le condizioni per il ricorso allo strumento del decreto legge non siano state violate.

(Andrea Mandalà)

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia