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Poste, governo discute oggi cessione a privati 30-40% entro anno

Un ufficio postale a Roma. REUTERS/Dario Pignatelli (Reuters)

di Valentina Consiglio ROMA (Reuters) - Il governo valuterà in un incontro questo pomeriggio a Palazzo Chigi la cessione entro l'anno del 30-40% di Poste italiane. Lo riferiscono a Reuters due fonti governative. All'incontro per discutere della parziale privatizzazione, dicono le fonti, parteciperanno il viceministro per lo Sviluppo economico Antonio Catricalà, il consigliere economico della presidenza del Consiglio Fabrizio Pagani, il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e l'ad di Poste Massimo Sarmi oltre ad un rappresentante dell'autorità per le Comunicazioni. "E' esclusa la cessione di una quota di maggioranza", ha detto una prima fonte, spiegando inoltre che l'esecutivo vuole cedere quote di Poste Italiane spa, ma non delle controllate. "Si preferisce questa soluzione piuttosto che procedere a uno spezzatino vendendo magari Poste Vita o Banco Posta e lasciando in difficoltà il resto dell'azienda", aggiunge. Al momento Poste non ha voluto commentare la notizia. Nell'ottobre scorso, Sarmi aveva auspicato che un'eventuale valorizzazione di Poste da parte del Tesoro - che la controlla al 100% - coinvolgesse l'intera azienda e non solo singole società del gruppo. Nell'ambito dell'incontro di oggi, aggiunge una seconda fonte, si parlerà di come favorire l'ingresso di investitori istituzionali e retail, ma anche dell'eventuale apertura di parte del capitale di Poste ai lavoratori che entrerebbero - in forme che saranno poi definite - negli organi di governance dell'azienda. L'INTERESSE DEGLI INVESTITORI, IL CASO ROYAL MAIL L'interesse da parte del mercato nei riguardi dell'azienda - quarto operatore mondiale nella logistica secondo una classifica stilata d Fortune - "non dovrebbe mancare", commenta la fonte. Come, peraltro, ha dimostrato la risposta positiva, a metà giugno, al bond da 750 milioni di euro collocato dal gruppo guidato da Sarmi che ha raccolto richieste di ordini da circa 350 investitori istituzionali, con una domanda, anche oltreconfine, di sei volte superiore all'ammontare offerto. In un'operazione simile a quella cui si appresterebbe l'esecutivo italiano, il governo inglese ha messo sul mercato, in ottobre, il 33% di Royal Mail, mantenendo per sé una partecipazione del 38%. L'ipo, osteggiata dai sindacati britannici, ha invece ricevuto un'accoglienza entusiastica sul mercato: con titoli in vendita per 1,7 mld di sterline le offerte ricevute sono state pari a circa 27 miliardi. Prezzato al massimo della forchetta indicativa, per una valutazione di 3,3 mld di sterline, al massimo delle quotazioni toccate nel giorno del debutto sulla piazza di Londra, Royal Mail veniva valorizzata 4,56 mld. Ad oggi, Royal Mail capitalizza in totale 5,62 mld di sterline. IL PROGRAMMA DEL GOVERNO La cessione di una quota di minoranza di Poste era stata esplicitamente citata dal presidente del Consiglio Enrico Letta nell'ambito della "seconda fase" delle privatizzazioni per il 2014 durante il suo discorso alla Camera per ottenere nuovamente la fiducia, in dicembre, dopo l'uscita di FI. Il premier aveva accennato anche alla possibilità che i lavoratori dipendenti possano partecipare al capitale, sul modello di cogestione già sperimentato in altri paesi come Germania, la Mitbestimmung. Il governo ha annunciato un piano di dismissioni di proprie partecipazioni fino a 12 miliardi nel 2014 con l'obiettivo di fare scendere il debito e riconquistare spazi di manovra per la crescita. Il programma coinvolgerà Eni - di cui si collocherà il 3% - Cdp Reti, Fincantieri, Stm Holding oltre a Sace, Grandi Stazioni e Enav. La cessione del 30-40% di Poste si va ad aggiungere a questa lista. L'azienda italiana dei recapiti ha un patrimonio netto di 5,65 miliardi di euro, di cui 2,53 di disponibilità liquida. In un'operazione voluta dal governo per salvare Alitalia, Poste è entrata a fine 2013 nel capitale della compagnia aerea con 75 milioni di euro. L'utile consolidato del 2012 è stato pari a 1,032 miliardi di euro. Oltre alle attività postali in senso stretto, è presente nel settore finanziario e assicurativo con BancoPosta e PosteVita e nel settore delle tlc con PosteMobile. (Valentina Consiglio) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia