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Poste Italiane, vendita quota Mef può valere circa 4,4 mld - Giorgetti

La sede centrale di Poste Italiane a Roma

ROMA (Reuters) - Il controvalore della vendita dell'intera quota di Poste Italiane detenuta dal Mef potrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi di euro e l'operazione sarà realizzata nel momento più adeguato.

Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di una audizione in Parlamento.

Il Mef intende vendere in tutta o in parte la partecipazione diretta del 29,3% in Poste, mantenendo il controllo della società attraverso Cdp che ha un altro 35%.

"Con riferimento agli effetti sui livelli occupazionali" il ministro ricorda che "il piano industriale presentato lo scorso 20 marzo dalla società non contempla alcun impatto negativo sugli stessi, ma sarà cura del Governo monitorare le decisioni aziendali, al fine di garantirne la salvaguardia".

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Parlando più in generale del piano di dismissioni in corso, Giorgetti ha aggiunto che "l'attuazione del programma di dismissioni ipotizzato nella Nadef 2023 consentirà, nel complesso, di conseguire un risparmio di interessi passivi sul debito superiore alla perdita di dividendi percepiti relativamente alle quote di cessione previste".

(Giuseppe Fonte, versione italiana Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)