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Previsioni Prezzo Petrolio Greggio e Gas Naturale: WTI in Rialzo Mentre il Gas Consolida

Nuovo rialzo per il petrolio greggio WTI in questa apertura settimanale, con il prezzo che ha superato nuovamente gli 82 dollari al barile dopo il serio ritracciamento dei primi giorni del mese, che aveva portato la commodity fin sotto gli 80 dollari al barile. Il gas naturale ha invece continuato a oscillare tra i 5,4 e i 5,7 dollari, senza riuscire a riportarsi intorno all’area target rialzista di 6 dollari. La fase di lateralizzazione potrebbe continuare in assenza di altri market movers.

Stamattina, alle ore 8:40, il prezzo del petrolio greggio si trova a 82,37 dollari al barile, mentre il gas naturale viene scambiato a 5,46 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio e gas naturale

Il prezzo del petrolio greggio si è contratto la scorsa settimana a causa dei dati sulle scorte statunitensi in rialzo, ma alcuni market movers, come l’NFP statunitense, hanno contribuito a far riprendere quota al prodotto texano.

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Per questa settimana, il prezzo del petrolio greggio potrebbe riprendere quota in caso di raggiungimento del livello di 83 dollari al barile.

Infatti, un superamento di questa resistenza permetterebbe al WTI di riportarsi verso l’area di 85 dollari, passando per la resistenza intermedia di 84,7/84,8 dollari. Così facendo, il petrolio greggio texano potrebbe recuperare i valori di esattamente una settimana fa, per tentare di raggiungere nuovi target rialzisti, con obiettivo bullish di medio termine fissato ancora a 90 dollari.

Al ribasso, invece, in caso di rinnovata pressione bearish, il target di breve termine sarebbe rappresentato nuovamente dalla rottura degli 80 dollari, esattamente intorno al minimo di 79,8 dollari.

Passando invece al gas naturale, il trend attuale pare presentarsi in consolidamento, come sopra accennato tra i 5,4 e i 5,7 dollari. La lateralizzazione attuale potrebbe proseguire in assenza di market movers di rilievo, considerando che il gas naturale resta ancora relativamente distante dal suo target rialzista di 6 dollari.

Qualora però il prezzo dovesse subire una netta spinta al rialzo, allora il superamento del livello di 5,585 dollari potrebbe permettere rapidamente al gas naturale di avvicinarsi alla resistenza di 6 dollari.

Si tratta, come noto, di un’area che fino al mese scorso veniva definita di “ipercomprato”, ovvero in cui il trend aveva raggiunto un picco bullish repentino e si trovava pronto per un consolidamento o eventuale ritracciamento, come di fatto avvenuto.

Dopo il consolidamento di questi giorni, però, il gas naturale potrebbe tentare di approcciare i 6 dollari con maggiore cautela, per tentare effettivamente di mantenersi sopra questo livello chiave.

L’obiettivo rialzista potrebbe invece allontanarsi in caso di un calo sotto il supporto di 5,4 dollari, che potrebbe accelerare il ritracciamento verso i 5 dollari anche già nel breve termine.

Il calendario economico della settimana

Oggi, giornata povera di market movers, con la sola eccezione dei discorsi di alcuni esponenti della Fed, come Clarida, Bowman e il Presidente Powell, nel pomeriggio italiano.

Domani, invece, si conoscerà la bilancia commerciale in Germania e in Francia e l’aggiornamento sull’indice ZEW del Sentiment dell’economia tedesca e dell’Eurozona.

Nel pomeriggio, si attende invece un discorso della Presidente della BCE, Christine Lagarde,

Mercoledì 10 Novembre 2021 sarà il turno del tasso di inflazione cinese e tedesco, della produzione industriale italiana e dell’update sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA, a cui si affiancano l’aggiornamento sul tasso di inflazione negli USA e l’aggiornamento sulle scorte di petrolio greggio da parte dell’EIA.

Passando alla giornata di Giovedì, attenzione in mattinata a diversi dati provenienti dal Regno Unito, come il PIL, la bilancia commerciale e la produzione manifatturiera e industriale.

Il catalizzatore per la giornata sarà però rappresentato dal report mensile dell’OPEC+, che potrebbe influire sensibilmente sull’andamento del petrolio greggio.

Infine, venerdì si attende la produzione industriale dell’Eurozona.

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This article was originally posted on FX Empire

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