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Prezzi Petrolio Greggio: Secco Recupero Mercoledì Nonostante le Scorte in Aumento

Nonostante l’arretramento del 15% circa che ha coinvolto i prezzi dal picco dello scorso 8 marzo, le performance del petrolio greggio quotato a New York fanno ancora registrare un secco aumento del +25.50% dall’inizio dell’anno e di ben il +836% rispetto ai minimi toccati ad aprile 2020.

Sebbene il rally si sia recentemente preso una pausa, a causa del dollaro forte e delle preoccupazioni legate all’attuale irregolarità della domanda, il consumo mondiale sta tornando a ruggire in alcune regioni-chiave, inclusi gli Stati Uniti, ove l’attuale tasso di diffusione del vaccino contro il Covid-19 fa sperare in una riapertura completa ormai non lontana. In UE si parla invece di introdurre il “Certificato Verde Digitale” allo scopo di implementare la circolazione (anche turistica) sicura e libera all’interno dell’Unione.

In questo contesto di ottimismo si è però inserita ieri la nota stridente relativa alle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti. In un sondaggio tra gli analisti pubblicato da Reuters ad inizio settimana risultava evidente l’attesa per un calo complessivo delle scorte pari ad almeno 300.000 barili, secondo fonti che citavano fra gli altri il gruppo industriale American Petroleum Institute.

Ad incrementare la pressione sui mercati è stata invece la notizia che le scorte di greggio sono aumentate per quasi 2 milioni di barili, a significare il fatto che la domanda si sta mantenendo più bassa di quanto dovrebbe. Sono diminuite invece le scorte di benzina, e pare che questo sia stato sufficiente ad innescare il secco recupero visto nella sessione di mercoledì, con i prezzi del contratto future scad. 05/21 che quotavano un buon +5.37% alle ore 22.00 CET, dopo aver recuperato quasi completamente il -6.17% patito nella sessione di martedì.

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Da un punto di vista tecnico possiamo inquadrare il rimbalzo di ieri come primo passo del mercato in direzione di un recupero più ampio, visto che le resistenze si trovano attualmente non prima di 62,90/63,60 e 66,40/66,75.

Attenzione però: anche se la tendenza rialzista di lungo periodo non appare in pericolo, dobbiamo evidenziare che la struttura ribassista scesa dal picco dell’8 marzo ha assunto la tipica forma a 5 onde elliottiane che ci impongono di interpretarla come “prima parte”, ormai completa, di una correzione tuttora in corso.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

In altre parole, le aspettative non sono di ripartenza fin da subito dei prezzi in direzione di nuovi massimi, ma piuttosto di completamento della fase correttiva mediante altri due movimenti: il primo (appena cominciato) è costituito dall’attuale recupero, ed il secondo interverrà probabilmente al termine del rimbalzo spingendo i prezzi fino al raggiungimento di minimi relativi a 53.70 e eventualmente 52.50. Solo in seguito potremo tornare a cercare indicazioni rialziste di tendenza con obiettivi verso i 70 $.

Tecnicamente conviene quindi conservare l’impostazione rialzista di breve periodo fino al test delle resistenze (almeno la prima) e successivamente impostare posizioni short di tendenza puntando a nuovi minimi. Stop allo scenario con una chiusura daily superiore a 66.75.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.

This article was originally posted on FX Empire

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