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Quale detrazione degli interessi se il mutuo non è prima casa?

Domanda:

Sono proprietario di un appartamento riscattato da circa nove anni dall'IACP presso il quale attualmente risiedo. Per poterlo acquistare ho dovuto chiedere un mutuo con benefici per prima casa cointestato assieme a mia madre e mio padre. Di questo mutuo al momento detreggo un terzo degli interessi passivi. Io e la mia compagna, non sposati, abbiamo acquistato al 50% - 50% tramite agenzia immobiliare pochi giorni fa un appartamento che sarà dopo i lavori di ristrutturazione la nostra abitazione principale. A lei risulta essere prima casa mentre a me risulta ovviamente come seconda casa. Io ho dovuto richiedere un mutuo intestato esclusivamente a me che inizierò a pagare a partire da questo mese. Volevo chiedervi se spostando la mia residenza nell'appartamento acquistato, dove andrò a vivere, avrò diritto a scaricare gli interessi passivi del mutuo da me stipulato per il nuovo appartamento, così come le spese notarili, imposta sostitutiva o altre di cui non sono a conoscenza tipo quelle per l'agenzia immobiliare. Ci tengo a precisare che nell'atto d'acquisto non viene precisato che l'immobile sarà la nostra abitazione principale: Magari lo si potrà autocertificare? Spero di essere stato corretto nelle informazioni. Grazie mille in anticipo.

Risposta dell'esperto:

A parere di chi scrive la risposta è negativa. Infatti, la detrazione degli interessi passivi del mutuo e dei relativi oneri accessori è legata alla destinazione del medesimo mutuo all’acquisto dell’abitazione principale, e tale destinazione deve risultare dal contratto di acquisto dell’immobile, dal contratto di mutuo o dalla documentazione specificatamente rilasciata dalla banca su richiesta del contribuente. Va da sé che la banca può emettere tale documentazione attestante la destinazione delle somme all’acquisto dell’abitazione principale solo se lo legge su qualche contratto, e quindi parrebbe impossibilitata ad emetterla.

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E’ pur vero inoltre che l’Agenzia delle Entrate ammette come ultima ratio una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con cui il contribuente, assumendosi tutte le responsabilità penali e civili, potrebbe dichiarare che il mutuo è stato contratto per l’acquisto dell’abitazione principale, tuttavia in questo caso il gentile lettore si troverebbe nella “spiacevole” situazione di aver già acquistato un immobile dichiarando che sarebbe stato la sua abitazione, e per cui probabilmente ha già fruito delle altre agevolazioni previste.

In definitiva, e senza andare a scomodare altre norme che determinano quando si ha diritto alle agevolazioni sull’acquisto della prima casa, e le condizioni per godere di un’eventuale riacquisto agevolato cambiando casa, la presenza di due abitazioni presunte “principali” determina una situazione così ibrida da risultare ingiustificabile, essendo il mero trasferimento della residenza, o meglio della dimora abituale, solo uno dei criteri con cui un’abitazione può essere acquistata come prima casa.