Quali sono gli utenti più propensi a parlare in chat con brand
di Fabrizio Arnhold
Chi parla più più volentieri con un brand? I giovani sono più propensi ad avviare una conversazione via chat su Fb Messenger o su una landing page conversazionale. Il dato emerge dallo studio di Hej!, digital innovation agency che collabora con brand come Jaguar e Land Rover, su un campione di un milione di persone.
L’attitudine social
“Ciò che abbiamo voluto testare è proprio la propensione delle persone nei confronti di una 'conversational experience', ossia la predisposizione delle persone a interagire con i brand sfruttando interfacce conversazionali rispetto a strumenti più tradizionali come landing page o pagine web informative”, spiega Stefano Argiolas, ceo di Hej!. “I dati che abbiamo ricavato mostrano chiaramente che i brand possono trarre degli enormi vantaggi aprendosi al mondo della conversazione con i propri utenti che permette un dialogo diretto e personalizzato con il potenziale cliente”.
Il metodo
Al campione è stata presentata un’inserzione pubblicitaria, che portava al link per avviare una conversazione via chat su Fb Messenger o su una landing page conversazionale. L’età è il primo fattore discriminate: soprattutto i giovani - dai 18 ai 34 anni - è propenso a chiacchierare online. Il tasso di interazione è due volte superiore rispetto alla fascia degli over 55. “Le chat sono in effetti il sistema di comunicazione per eccellenza dei giovani e i dati lo confermano: per le fasce d'età superiori ai 34 anni è presente una leggera decrescita costante nella percentuale di conversazioni avviate con i brand, comune ad entrambi i generi”, commenta Argiolas.
L’area geografica
I cittadini del Sud sono più socievoli e maggiormente predisposti ad avviare una conversazione, con una propensione al dialogo online di circa 3 punti percentuale sopra la media, rispetto al resto d’Italia. Più propensi a parlare con il brand risultano i possessori di un iPhone, rispetto a chi utilizza smartphone Android. “La conversazione è uno strumento di marketing che i brand non possono più assolutamente ignorare, e conoscere come le persone interagiscono attraverso la conversazione è importante per capire come essere efficaci e come realizzare un sistema di marketing orientato proprio all'incontro di questi potenziali clienti”, conclude Stefano Argiolas.
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