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Reddito di cittadinanza, moltissimi saranno al Nord. Forse

“Il 47% delle famiglie destinatarie sarà del centro-nord” ha dichiarato proprio Di Maio. (Credits – Getty Images)
“Il 47% delle famiglie destinatarie sarà del centro-nord” ha dichiarato proprio Di Maio. (Credits – Getty Images)

Chi sarà toccato dall’ormai famoso reddito di cittadinanza quando questo diventerà realtà? Da sempre opinionisti e analisti vedono specialmente nelle regioni del Sud dell’Italia il bacino d’utenza di chi potrà approfittare del reddito voluto dal Movimento 5 Stelle e molti vedono proprio in questa promessa elettorale il boom dei voti al Meridione per Di Maio e colleghi. Ma sarà veramente così?

No, proprio secondo il vicepresidente del Consiglio e Ministro per lo Sviluppo Economico. “Il 47% delle famiglie destinatarie sarà del centro-nord” ha dichiarato proprio Di Maio, facendo eco alle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha affermato come “Stiamo pensando a come modulare le offerte di lavoro sulla base della distribuzione geografica”. Insomma, una distribuzione equa e capillare del reddito di cittadinanza da nord a sud, senza privilegiare dunque il bacino elettorale maggiore dei 5 Stelle. Ma sarà veramente così?

Difficile, guardando all’esperienza passata. Il Reddito di inclusione voluto dal governo Gentiloni, infatti, mostra dati ben diversi da quelli paventati da Di Maio e Conte. Nel 70% dei casi, infatti, i benefici sono stati erogati nelle regioni del Sud, il 18% nel Nord e il restante 12% nelle regioni del Centro. Non solo, perché la Campania e la Sicilia sono quelle con il maggior numero di nuclei che ricevono il Rei, il 50% del totale in Italia. Difficile immaginare di ribaltare le cose, anche perché è evidente che quando il reddito di cittadinanza entrerà in vigore (ma bisogna ancora capire sia i tempi sia il numero di cittadini che ne saranno affetti) al sud ci saranno molte domande di accesso al reddito e poche offerte di lavoro.

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Come detto, però, sono ancora molte le domande senza risposte riguardo al reddito di cittadinanza. In primo luogo la copertura economica e chi e quando ne sarà coinvolto. Per ora, infatti, il progetto dovrebbe essere rivolto ai nuclei famigliari con un Isee inferiore ai 9.300 euro, con il 60% dei finanziamenti che andrebbero a famiglie con minori. Inoltre il RdC potrà essere utilizzato solo per beni di prima necessità e non sarà cumulabile di mese in mese. Il costo dell’operazione è di circa 10 miliardi e dovrebbe coprire circa 6,5 milioni di cittadini.

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