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Referendum autonomia, vincono i sì in Veneto (affluenza 57%) e Lombardia (38%)

Una coppia in un seggio a Milano per votare al referendum sull'autonomia. REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

MILANO (Reuters) - L'esito del referendum consultivo sull'autonomia promosso da Veneto e Lombardia si è tradotto in una schiacciante vittoria dei "sì", ma con una notevole differenza per quel che riguarda l'affluenza al voto, che in Veneto si avvicina al 60% mentre in Lombardia si è attestata poco sopra al 38%.

In particolare l'affluenza veneta, secondo i dati forniti dal sito del Consiglio regionale, si è attestata al 57% circa, con i "sì" che raggiungono il 98%. Per quel che riguarda invece la Lombardia (dove non era previsto il quorum), i dati definitivi danno l'affluenza al 38,25%, con un picco del 47,37% a Bergamo e Milano in controtendenza al 31,20%.

Gli elettori di entrambe le Regioni erano chiamati ad esprimersi a favore o contro al fatto che Veneto e Lombardia chiedessero al governo "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse", nell'ambito dell'unità nazionale.

Una delle principali critiche rivolte all'iniziativa referendaria era che per avviare una trattativa con il governo non fosse necessario indire la consultazione, ma fosse sufficiente un provvedimento regionale, come ha fatto l'Emilia-Romagna.

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ZAIA. "BIG BANG RIFORME ISTITUZIONALI. 9/10 TASSE"

Soddisfazione è stata espressa in due separate conferenze stampa dai presidenti delle due regioni. "E' il big bang delle riforme istituzionali - ha detto il governatore veneto Luca Zaia (esponente leghista come Maroni) - Più di due milioni di veneti si sono recati al voto. Questa chiamata è trasversale alle forze politiche. Vincono i veneti e il senso civico dei veneti. Speriamo che Roma capisca che questa non è l'indicazione di un partito ma l'indicazione di un popolo. Spero che Roma si renda conto di quel che sta accadendo".

Zaia ha poi aggiunto che da oggi la giunta regionale veneta è convocata per promuovere una proposta di legge che chieda più autonomia "per tutti e 23 gli ambiti previsti dalla Costituzione", ribadendo la richiesta di trattenere sul territorio "i nove decimi delle tasse".

MARONI: "SUPERATA SOGLIA AFFLUENZA CHE MI ERO DATO"

Anche il presidente della Lombardia Roberto Maroni, in una intervista a Reuters, aveva annunciato che avrebbe chiesto più autonomia per tutti e 23 gli ambiti previsti. In una conferenza stampa convocata a urne chiuse Maroni ha espresso la sua soddisfazione "per le criticità risolte", aggiungendo che "il sistema di voto elettronico ha funzionato", rispondendo alle critiche che erano state rivolte alla Regione in giornata per la lentezza degli aggiornamenti sull'affluenza.

"Il sistema è sicuro, e non consente intrusioni - ha dichiarato - Il primo risultato storico che abbiamo raggiunto è che abbiamo sperimentato il voto elettronico. Ho sentito il ministro dell'Interno Minniti a urne chiuse e preparerò per lui una relazione dettagliata: gli chiederò che questo sistema elettronico venga utilizzato per le prossime politiche".

Maroni ha quindi espresso la sua "soddisfazione" per l'affluenza spiegandosi il risultato inferiore a quello della regione "gemella", col fatto che "in Veneto il valore dell'autonomia è molto più forte".

L'affluenza lombarda ha comunque "superato la soglia che mi ero dato", ha precisato. "Mi ero posto come prospettiva lo stesso risultato che ebbe il referendum confermativo sulla riforma del titolo quinto (riforma federale) dell'ottobre 2001 Allora fu del 34%. Questa soglia l'abbiamo ampiamente superata. Sono felice per la Lombardia e sono felice per il Veneto. Uniremo le forze".

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