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Regeni, in attesa degli investigatori egiziani. Gentiloni: "Pronte contromisure"

Il prossimo 6 aprile gli investigatori egiziani consegneranno il dossier sulla morte di Giulio Regeni al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che in aula al sento ha messo in chiaro la posizione del Governo nei confronti del delitto. “Ci fermeremo solo quando troveremo la verità, quella vera e non di comodo”, ha dichiarato.

Sulla morte di Giulio Regeni, ricercatore italiano sequestrato al Cairo il 25 gennaio e ritrovato morto il 3 febbraio, dovrebbe far luce il dossier che la delegazione di investigatori egiziani dovrebbe consegnare agli inquirenti italiani. Il documento “potrebbe essere decisivo” per lo sviluppo delle indagini, ma se così non fosse, Gentiloni ha ribadito l'intenzione di adottare “misure tempestive e proporzionate” contro l'Egitto.

“Oggi in Parlamento voglio dire, perché non ci siano dubbi, che se un cambio di marcia non ci sarà, il governo è pronto a regire adottando misure appropriate e proporzionate di cui il Parlamento sarà informato. La ragione di Stato in un caso come questo ci impone di difendere fino in fondo e di fronte a chiunque la memoria di Giulio Regeni, sul cui volto la madre ha detto di aver visto tutto il male del mondo. È per la ragione di Stato che non ci rassegneremo all'oblio di questa vicenda e non permetteremo che sia calpestata la dignità del nostro Paese”, ha dichiarato Gentiloni.

La Procura generale del Cairo ha confermato l'arrivo della delegazione di investigatori per il prossimo 6 aprile. Ci saranno membri della procura e della polizia: la delegazione sarà guidata dal giudice Soleiman. Il vertice con la delegazione italiana si terrà tra giovedì e venerdì. “Quando sarà finalmente chiaro, ha aggiunto il ministro, se "la fermezza delle reazioni di governo, magistratura, famiglia e Italia intera potrà riaprire il canale di piena collaborazione” dell'Egitto, “tra l'altro assicurato dal presidente Al Sisi”. L'obiettivo è acquisire documenti mancanti, non accreditare verità distorte e di comodo, accertare chi sono i responsabili della morte di Regeni e accettare l'idea che l'attività investigativa possa vedere un ruolo più attivo degli investigatori italiani".

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(Foto: Reuters)