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Renzi pronto a misure urgenti su lavoro, no elezioni anticipate

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/ Max Rossi (Reuters)

ROMA (Reuters) - L'esecutivo è pronto a utilizzare lo strumento del decreto legge per riformare il mercato del lavoro e nella legge di Stabilità, oltre a ulteriori riduzioni del cuneo fiscale, sarà inserita una riforma degli ammortizzatori sociali. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi nell'informativa in Parlamento sul programma del governo fino al maggio del 2017, smentendo l'intenzione di cercare una riconferma a Palazzo Chigi con elezioni anticipate. Ma anziché fornire un nuovo dettagliato "cronoprogramma" di governo per i prossimi 1.000 giorni, il premier si è concentrato sulle misure ritenute più impellenti, dopo che il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha invitato la settimana scorsa i governi europei ad attuare politiche economiche coerenti con il rilancio della crescita. "Il diritto del lavoro non potrà essere quello di oggi: non c'è cosa più iniqua di un diritto del lavoro che divide i cittadini tra lavoratori di serie A e di seri B", ha detto Renzi. Se il Parlamento ritarderà l'approvazione della legge delega, il governo è pronto "a intervenire anche con misure di urgenza" perché sul tema del lavoro "non possiamo perdere un secondo di più", ha aggiunto il segretario del Partito democratico, in un'affermazione che, secondo fonti del suo partito, era diretta tanto al Parlamento quanto ai partner della Ue che dubitano della capacità dell'Italia di riformare se stessa e allo stesso Draghi. Secondo le ultime stime di Ocse e Confindustria l'Italia si appresta a chiudere il 2014 ancora in recessione, unico tra i Paesi del G7 e in un contesto di deflazione che rende più difficile il consolidamento del debito, il secondo più alto della zona euro in rapporto al Pil. Per rilanciare i consumi il governo ha introdotto in maggio un bonus fiscale di 80 euro per oltre 10 milioni di contribuenti e messo a punto un lieve calo delle tasse sulle imprese. L'operazione è stata bollata dall'opposizione come una operazione elettorale con scarso impatto sulla crescita. Il partito Forza Italia di Silvio Berlusconi ha chiesto misure molto più consistenti per rilanciare la domanda anche a costo di sforare i vincoli europei sul bilancio. Renzi ha confermato oggi che nel 2015 intende proseguire "nell'abbassamento delle tasse sul lavoro" senza però tornare sul rispetto del Patto di stabilità e crescita europeo. Finora l'Italia ha sempre detto di non cercare una modifica delle regole Ue, ma di volere che esse siano interpretrate con maggiore flessibilità in cambio di impegni certi sulle riforme. UN PROGRAMMA DA "ULTIMA CHANCE", MA ALLE URNE SOLO NEL 2018 Renzi ha finora promesso che il deficit non supererà la soglia del 3% del Pil, ma nel suo governo c'è chi spinge per un rinvio di almeno un anno del pareggio di bilancio strutturale. L'altra novità, contenuta nel discorso a Montecitorio, è che nella prossima finanziaria il governo riformerà il sistema della cassa integrazione: "Credo che nella legge di Stabilità avremo risorse per ampliare la gamma degli ammortizzatori sociali riducendone numero e dimensione", ha detto Renzi ai parlamentari. "Dobbiamo far sì che non ci siano più diversi strumenti di cassa integrazione, ma un meccanismo semplice per tutti per cui se sei licenziato hai la possibilità di essere accompagnato dallo Stato, fare formazione, e hai il dovere di accettare la prima o la seconda o la terza offerta di lavoro secondo il principio delle socialdemocrazie europee". Ridurre i salari dei lavoratori per spronare la competitività e quindi l'economia sarebbe sbagliato, ha spiegato il premier criticando il cosiddetto "modello spagnolo", perché in questo modo si ridurrebbe il potere di acquisto del ceto medio e la qualità della produzione. Il programma del governo non tralascia i capitoli delle riforme istituzionali e della legge elettorale, già affrontati in prima battuta in Parlamento. La fretta che Renzi chiede alle Camere per approvare una nuova legge elettorale, ha detto, non ha lo scopo di aprirsi una finestra per elezioni anticipate se la situazione economica peggiorasse ancora, ma serve per "ridare dignità al ceto politico" "Sono disponibile al rischio di perdere le elezioni alla fine della legislatura, ma non a perdere tempo" sulle riforme, che il premier etichetta come "l'ultima chance dell'Italia per recuperare il tempo perduto". Tra gli altri punti in agenda c'è la riforma della giustizia civile, una legge sui diritti civili e la riforma della Rai con l'uscita dei partiti dalla governance della tv pubblica. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia, ha definito il discorso di Renzi pieno "di messaggi demagogici, populisti, cui non seguono atti, fatti, concretezza". "Non basta prendere impegni, bisogna onorarli. E non basta prendere impegni e rilanciare continuamente questi impegni con altri impegni. Gli impegni si onorano. Lei non ha mille giorni. L’Italia non ha mille giorni, le famiglie italiane non hanno mille giorni davanti, o le imprese italiane, non hanno mille giorni davanti", ha detto ancora Brunetta. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia