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Il report sull'occupazione non convince Wall Street

Arrivano segnali negativi per la piazza azionaria americana che, dopo la debolezza di ieri, si appresta ad accogliere nuove vendite. I futures sui principali indici viaggiano tutti in territorio negativo e non mostrano segnali di miglioramento, visto che il contratto sull'S&P500 arretra dello 0,45%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,39%.

Il sentiment si conferma negativo dopo la diffusione del report sul lavoro che ha restituito con riferimento al mese di marzo un tasso di disoccupazione pari al 5%, in rialzo rispetto al 4,9% di febbraio, deludendo le attese del mercato che puntava ad una conferma della lettura precedente.

Sempre a marzo il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo è stato pari a 215mila unità, in frenata rispetto alla rilevazione di febbraio rivista da 245mila a 242mila unità. Il dato si è rivelato migliore delle previsioni degli analisti che stimavano un'indicazione pari a 200mila unità.
Da segnalare che il dato di gennaio è stato rivisto leggermente al ribasso a 168mila unità rispetto alle 172mila indicate inizialmente.

Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro e si tratta dell'indice ISM manifatturiero che a marzo dovrebbe salire da 49,5 a 50,4 punti, mentre le spese per costruzioni a febbraio dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,2% rispetto al rialzo dell'1,5% precedente.
Da segnalare anche il dato finale della fiducia Michigan che a marzo è visto a 90 punti, in linea con la lettura preliminare e in calo rispetto ai 91,7 della versione definitiva di febbraio.

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Sul fronte valutario intanto il dollaro scende ancora nei confronti dello yen a quota 112,13, ma perde terreno anche rispetto all'euro che viene fotografato a 1,142.
Tra le materie prime il petrolio indietreggia ulteriormente e si spinge in direzione dei 37 dollari al barile, ma è debole anche l'oro che scende poco al di sotto dei 1.229 dollari l'oncia.

Sul versante societario segnaliamo BlackBerry (Swiss: BB.SW - notizie) che ha chiuso il quarto trimestre dell'ultimo esercizio fiscale con una perdita di 238 milioni di dollari, rispetto all'utile di 28 milioni registrato nello stesso periodo dell'anno precedente. Al netto delle voci straordinarie il gruppo ha riportato un rosso per azione di 0,03 dollari, al di sotto dei 9 cents attesi dal mercato, mentre i ricavi sono calati del 30% a 464 milioni di dollari, ben oltre i 787 milioni messi in conto dalla comunità finanziaria.

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