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RES PUBLICA / Bossi certifica la dissoluzione del centrodestra

Il leader leghista Umberto Bossi. REUTERS/Alessandro Garofalo (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il centrodestra ormai è una categoria dello spirito, non esiste più come alleanza politica. A certificarlo è uno dei maggiori leader di quella che è stata l'alleanza berlusconiana che tanto ha pesato sulla vita politica italiana degli ultimi vent'anni, Umberto Bossi. Il centrodestra? "Si è già dissolto da tempo. Ora si sta dissolvendo Forza Italia, perché non c’è più Silvio Berlusconi", ha risposto il leader leghista in una lunga intervista pasquale al Foglio. Secondo il Senatùr la dissoluzione ha una data ormai lontana: risale alla fine del 2010, quando ci fu la rottura tra Berlusconi e Gianfranco Fini, rottura che di fatto portò alla fine dell'ultimo governo a guida berlusconiana. A leggere quello che sta succedendo in questi giorni non si può che dargli ragione. La frizione tra la Lega di Matteo Salvini e quel che resta di Forza Italia testimonia una divisione politica insanabile. Così come ne sono sintomo la lotta interna a Forza Italia tra fittiani e Cerchio magico berlusconiano da una parte e, dall'altra, la disaffezione di Denis Verdini ormai ai margini della vita politica e le continue defezioni importanti, ultima quella di Sandro Bondi e della sua compagna Manuela Repetti, un tempo non troppo lontano intimi dell'ex Cavaliere. Per il resto la galassia dei centristi, quella degli ex Udc ed ex Ncd uniti (?) in Alleanza popolare o quella ancora informe di Italia Unica di Corrado Passera, appare separata e distinta dalla destra di Fratelli d'Italia. Così le prossime elezioni regionali del 31 maggio non potranno che certificare la fine di un'area politica che al momento non pare in grado di rappresentare unitariamente una parte importante e negli ultimi anni spesso maggioritaria del Paese. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia