Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.974,61
    -131,40 (-0,39%)
     
  • Dow Jones

    39.334,89
    +26,89 (+0,07%)
     
  • Nasdaq

    18.324,12
    +135,81 (+0,75%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    84,39
    +0,51 (+0,61%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.177,98
    -1.200,17 (-2,25%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.174,62
    -34,08 (-2,82%)
     
  • Oro

    2.393,40
    +24,00 (+1,01%)
     
  • EUR/USD

    1,0830
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    5.555,34
    +18,32 (+0,33%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.974,38
    -13,10 (-0,26%)
     
  • EUR/GBP

    0,8455
    -0,0017 (-0,20%)
     
  • EUR/CHF

    0,9719
    -0,0007 (-0,07%)
     
  • EUR/CAD

    1,4763
    +0,0049 (+0,33%)
     

RES PUBLICA - Con Ciucci il ricambio giunge anche ai boiardi di Stato

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Dopo Ercole Incalza, travolto dall'inchiesta giudiziaria della procura di Firenze sulle grandi opere, anche il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, stritolato dalle polemiche politiche sulla gestione delle strade, ha annunciato ieri le prossime dimissioni. Il cambiamento diviene a questo punto profondo non solo per quel che riguarda la gestione delle opere pubbliche ma anche per la presenza di cosiddetti boiardi di Stato ai vertici delle pubbliche amministrazioni. Ciucci è stato prima l'ultimo direttore generale dell'Iri, poi nel comitato dei liquidatori di quella vera e propria fucina di manager pubblici nei decenni del secondo dopoguerra e della ricostruzione industriale. Di quella stagione rimangono solo epigoni: da una parte grandi vecchi come l'immarcescibile Piero Gnudi, commissario straordinario dell'Ilva, o giovani manager passati al settore privato come Simone Bemporad di Generali, che all'Iri mosse i primi passi. Dopo il profondo ricambio politico che sta scuotendo i vari schieramenti, l'impressione è che nell'occhio del ciclone siano finiti ora funzionari e amministratori pubblici, siano essi boiardi o civil servant. Il problema è che, tranne qualche caso al momento piuttosto isolato, non si vede ancora una generazione di manager, provenienti dal settore privato o di nuova scuola, in grado di sostituirli. Le transizioni portano rinnovamento, ma anche incertezza. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia