Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.233,50
    -74,50 (-0,19%)
     
  • Nasdaq

    18.325,48
    +137,18 (+0,75%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,97
    +0,09 (+0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    51.981,18
    -1.573,38 (-2,94%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.176,20
    -32,50 (-2,69%)
     
  • Oro

    2.393,90
    +24,50 (+1,03%)
     
  • EUR/USD

    1,0828
    +0,0014 (+0,13%)
     
  • S&P 500

    5.554,14
    +17,12 (+0,31%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8458
    -0,0014 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9717
    -0,0009 (-0,09%)
     
  • EUR/CAD

    1,4762
    +0,0048 (+0,32%)
     

RES PUBLICA - Crisi giornali: le bugie hanno le gambe di carta

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Oggi i principali giornali spiattellano presunti record e primati di vendite a luglio. La verità nuda e cruda appare in un grafico pubblicato dal Sole 24 Ore che mostra un crollo verticale delle vendite dei quotidiani. Il dato non è nuovo, ma tutti continuano a comportarsi come se nulla fosse. I quotidiani hanno perso negli ultimi vent'anni più di metà dei loro lettori. Il crollo delle copie di carta vendute è verticale, non compensato dallo sviluppo dell'online, che stenta a svilupparsi e comunque non rimpiazza minimamente la perdita netta di lettori. Il Sole appare fuori da questo trend solo perché il boom delle copie online assorbe parzialmente le guide (fascicoli specialistici e monotematici), cassaforte in un recente passato dei bilanci del quotidiano confindustriale. Nessun editore sta facendo i conti seriamente con il mutamento epocale nel mondo dell'informazione e con i new media. La crisi coinvolge a cascata tutto il settore. La principale agenzia di stampa nazionale, l'Ansa, ha già bloccato le missioni (cioè le trasferte) dei propri giornalisti fino alla fine dell'anno ed ha avviato da luglio contratti di solidarietà che potrebbero ulteriormente inasprirsi da gennaio prossimo. La seconda agenzia, l'Agi (di proprietà dell'Eni), è in vendita e da tempo si vocifera di una sua possibile fusione con l'Ansa. E queste sono quelle che stanno meglio. Forse sarebbe bene che si cominciasse a fare i conti con la crisi del settore, piuttosto che celebrare mensilmente "successi" inesistenti. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia