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RES PUBLICA - Il mondo a destra per paura, ma Renzi resiste alla guerra

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - La Francia ha votato a destra sull'onda della paura dopo gli attentati parigini del 13 novembre. Il Front National di Marine e Marion Le Pen, con le sue promesse di risposte muscolari alla minaccia terroristica, ha rassicurato i francesi più di chiunque altro. In America intanto, mentre Barack Obama promette di distruggere l'Is, la deputata repubblicana del Nevada Michele Fiore pubblica la foto della famiglia armata fino ai denti che fa gli auguri di buon Natale, senza pudore sorridenti nella trincea della guerra al terrore. Malgrado in tutto il mondo spirino venti di guerra e tutti si sentano rassicurati più da un linguaggio armato piuttosto che da quello pacifista, Matteo Renzi risponde "no grazie" alla richiesta di schierare i nostri Tornado al servizio dei bombardamenti alleati sui vari fronti di guerra. Nell'intervista rilasciata ieri al Corriere della sera il presidente del Consiglio dice: "Se protagonismo significa giocare a rincorrere i bombardamenti altrui, dico: no, grazie". E Renzi arriva addirittura a criticare il suo mentore ispiratore Tony Blair per la politica guerrafondaia in Iraq. Il tempo ci dirà se si tratta di una ponderata linea politica o solo di una risposta a sentimenti popolari alla ricerca sì di sicurezza, ma a salvaguardia delle mura domestiche, senza troppi rischi lontano da casa. ((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224357, Reuters Messaging: paolo.biondi.reuters.com@reuters.net)) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia