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RES PUBLICA - Le nuove previsioni macro, primo passo di scelte politiche

Il premier Matteo Renzi (a sinistra) con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - E' il giorno delle nuove previsioni macroeconomiche del governo. Proprio ieri due segnali importanti: il primo contenuto nel Bollettino della Bce che invitava l'esecutivo a trasferire i risparmi derivanti da uno spread tornato basso direttamente sulla riduzione del deficit; il secondo venuto dalla Fed che non ha optato per l'atteso rialzo dei tassi dicendo che i segnali di ripresa globale sono ancora flebili e incerti. Il primo dato che si rileva a casa nostra e che, sempre ieri, anche il Centro studi di Confindustria ha rilevato, è che quest'anno la crescita dovrebbe essere superiore alle previsioni, di due o tre punti decimali. Il secondo è che uno spread tornato in area cento, e con 20/30 punti di vantaggio anche su quello spagnolo, ci dovrebbe permettere di avere un tesoretto nel 2015 di qualche miliardo di spesa inferiore alle previsioni. Si tratta di valori giudicati a consuntivo. Ora però bisogna fornire quelli preventivi, fatti sulla base di previsioni (tendenziali) corrette sulla base di scelte politiche (programmatiche). I tecnici della Bce che compilano il Bollettino invitano a proseguire il risanamento dei conti pubblici. Il governo sta eseguendo il compito (con la spending review e con un saldo primario all'avanguardia nella Ue) e sa pure di dover mettere mano a una pressione fiscale che è fuori da parametri considerati "normali", di dover saldare un gap infrastrutturale e di dover incentivare la ripresa. Si tratta di risanamento di conti pubblici pure questo. D'altra parte l'esecutivo dovrà fare i conti con un quadro che resta incerto, come ha detto la Fed. Un invito alla prudenza, ma anche a fare presto nello sfruttare una congiuntura favorevole. E' il momento di scelte politiche, non tecniche. Qui sta l'arte. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia