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RES PUBLICA - Renzi parla d'Europa ma pensa all'Italia

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Francois Lenoir (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Con la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio si esaurirà l'attività politica del 2015 ed avrà virtualmente inizio quella del 2016. Le ultime esternazioni di Matteo Renzi hanno sempre avuto come punto nodale l'Europa dei "tecnocrati" che pensa alle politiche di rigore mentre dovrebbe pensare a misure espansive, che controlla con la lente di ingrandimento il rispetto formale da parte dell'Italia delle politiche degli ingressi invece che risolvere il problema degli immigrati, che non ha una politica univoca sui rapporti con la Federazione Russa, che risponde no alle soluzioni di salvataggio delle banche e per la bad bank e così via. In realtà il premier è politicamente più interessato a risolvere le questioni interne. La prima vicenda che si trova a dover affrontare sul fronte nazionale è la perdita di fiducia dei risparmiatori nelle banche e nelle capacità del governo di arginarne la crisi. La seconda è il puzzle delle candidature per le comunali di primavera. La terza è rappresentata dagli equilibri nella maggioranza e all'interno del Pd e il rimpasto di governo: mancano da tempo un ministro per le Regioni e due vice ministri allo Sviluppo e agli Esteri, rispetto alla composizione iniziale dell'esecutivo. La quarta è l'agenda dei prossimi appuntamenti parlamentari: riforme costituzionali e la disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili, prima di tutto. Sarà sul fronte interno che Renzi sarà valutato nelle prossime settimane e nel prossimo mese di gennaio. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia