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Roma, città sporca e infezioni in aumento: l'allarme dei pediatri

Waste in Lavagna, Italy, on 7 August 2018. After the refuse collection hasn't come for two weeks people started to collect the waste outside of the houses. The waste company said they are out of staff.
Waste in Lavagna, Italy, on 7 August 2018. After the refuse collection hasn't come for two weeks people started to collect the waste outside of the houses. The waste company said they are out of staff.

E’ allarme sporcizia a Roma dove, a causa delle ingenti quantità di immondizia non raccolta, la città è infestata da blatte, insetti e topi. A sottolinearlo è Il Messaggero che, analizzando la situazione della Capitale, ha sottolineato i dati allarmanti conseguenti alla scarsa igiene.

Secondo quanto raccolto infatti Roma è sempre più sporca e negli ultimi anni i bambini si ammalano sempre di più a causa di infezioni, irritazioni, parassitosi. Nell'ultimo biennio, stando ai calcoli della Federazione Italiana Medici Pediatri, per i minori dai zero ai 6 anni le patologie legate alla scarsa igiene in città sono cresciute del 20%.

“Dietro a questo aumento c'è un mix di fattori, ma complessivamente si può dire che il problema è uno: l'igiene scadente. Non è possibile che i bambini, per andare a lezione, in tante zone, siano costretti a superare i rifiuti come fossero ostacoli. O che debbano giocare nei parchi infestati dai ratti” spiega Teresa Rongai, segretaria della Fimp di Roma.

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Per la Federazione Pediatri i bambini infatti “soffrono per lo stato in cui versa la Capitale”. “Gli effetti non sono sempre immediati, ma le patologie legate alla scarsa igiene sono in netta crescita, dalle infezioni alle parassitosi. La verità - prosegue la segretaria della Fimp, Rongai è che oggi i genitori prestano una grande attenzione alla pulizia negli ambienti domestici. Ma è uno sforzo che rischia di essere vanificato o quantomeno compromesso se poi, quando esci, trovi i marciapiedi invasi dalla spazzatura o i roditori nelle ville pubbliche dove i bimbi vanno a divertirsi”.

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“Nonostante lo sforzo dell'Ama delle settimane, tanti istituti si ritrovano ancora oggi con i portoni circondati dall'immondizia - denuncia Mario Rusconi, capo dell'AssoPresidi di Roma - le criticità non sono diminuite rispetto agli allarmi dei mesi scorsi e purtroppo questo può avere riflessi, in certi quadranti, anche sulle assenze tra i banchi”.

Ulteriore allarme è anche quello riguardante i cassonetti. Secondo gli ispettori dell’Autorità comunale oltre il 48% dei contenitori dell’immondizia della Capitale “emanava cattivo odore”.