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RUB soggetto a rischio al ribasso, USD ipervenduto

Russia: pressioni al rialzo sulla valuta

By Yann Quelenn

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) tentativo di stabilizzare il rublo, la Russia sta aumentando le sue riserve valutarie (incluso l’oro). Oggi la Russia comunicherà l’ammontare di tali riserve fino al 26 maggio. La Banca Centrale di Russia ha già detto chiaramente che uno dei suoi obiettivi principali è accrescere le sue consistenze fino a 500 miliardi di dollari, come dichiarato da Elvira Nabiullina, la presidente della banca centrale.

Attualmente le riserve ammontano a $405 miliardi. In ogni caso, entro la fine dell’anno, le riserve auree della Russia potrebbero superare ufficialmente quelle cinesi. Per quanto riguarda lo stato dell’economia russa, Nabiullina ha detto che l’economia è resiliente, nonostante le sanzioni internazionali e ha lasciato intendere che i tassi d’interesse potrebbero scendere ancora. Il tasso di riferimento si attesta al 9%.

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Sul fronte dei dati, l’inflazione sta crollando, l’ultimo rilevamento si è attestato al 4%. Ricordiamo che, due anni fa, l’inflazione era a uno sbalorditivo 16%, e ora la crescita dei prezzi al consumo è al 4%. Anche il tasso di disoccupazione è in calo, e si avvicina al 5,2%. Tuttavia, il reddito disponibile reale dovrebbe scendere anche a maggio, dopo la marcata flessione di aprile, pari al -7,6%. Ricarichiamo per un po’ i corti in RUB contro il dollaro e il nostro obiettivo di breve termine è 57 rubli per un dollaro.

USD ipervenduto

By Peter Rosenstreich

I dati USA continuano a confermare che l’attività economica sta migliorando rispetto al T1 debole. Il rapporto sul lavoro ADP e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (rispettivamente pari a 180 mila e 238 mila unità) dovrebbero indicare che il mercato è ancora forte e anticipare un dato solido riferito alle buste paga di venerdì. Anche l’ISM manifatturiero e la spesa per le costruzioni (previsioni: 54,7 punti e 0,5%) dovrebbero indicare un rafforzamento della crescita.

In un’ottica di medio e lungo termine, rimaniamo ribassisti sull’USD, anche se riteniamo che al momento l’USD sia ipervenduto. A nostro avviso, il differenziale fra i tassi d’interesse USA ed europei è troppo ampio, quindi è probabile una correzione, se i dati economici spingeranno a scontare di nuovo rialzi del tasso d’interesse dalla Fed. Il PMI definitivo riferito all’UE, in uscita oggi, probabilmente non fornirà indicazioni concrete sulle prospettive europee.

Nel breve termine, siamo costruttivi sull’USD contro le valute G10. La GBP continua a essere in balia dell’incertezza politica piuttosto che dei fondamentali economici. Anche se Theresa May non ha brillato nel dibattito fra i leader politici e malgrado i risultati di alcuni sondaggi condotti di recente, i bookmaker ritengono ancora poco probabile che il Labour spodesti i Conservatori. Se i Conservatori rimarranno al potere, prevediamo un movimento verso 1,30 perché si attenuerebbero le preoccupazioni politiche interne.

Il PIL brasiliano dovrebbe crescere dell’1% t/t nel primo trimestre

By Arnaud Masset

Nelle ultime settimane, il real brasiliano è stato per lo più in balia del nervosismo politico, piuttosto che degli sviluppi economici. L’ondata di vendite dettata dal panico dopo la notizia della presunta corruzione del presidente Michel Temer è finita, i partecipanti al mercato continuano a ritenere improbabile un impeachment, per lo meno nel breve termine.

Il real si è ripreso parzialmente dalle vendite, la coppia USD/BRL è scesa di nuovo sotto 3,25, rispetto al livello superiore a 3,40 registrato esattamente due settimane fa. La volatilità implicita è scesa sensibilmente, l’indice a 1 mese è calato al 14,74% rispetto al 23,50% di due settimane fa, ciò significa che gli investitori sono di nuovo fiduciosi nel detenere asset brasiliani.

Per quanto riguarda l’analisi fondamentale, ieri la BCB (Kuala Lumpur: 6602.KL - notizie) ha tagliato il tasso Selic dell’1%. La decisione era ampiamente prevista dagli investitori e non ha influito sulla valuta. Stando all’ultimo sondaggio settimanale della BCB, gli economisti prevedono che il tasso Selic raggiungerà l’8,50% entro la fine dell’anno, invece l’indice principale sull’inflazione dovrebbe stabilizzarsi 50 punti base sotto l’obiettivo medio della banca centrale, pari al 4,50%.

Posto che le turbolenze politiche non aumentino, rimaniamo costruttivi sul real, perché gli investitori hanno colto l’opportunità per aprire posizioni lunghe in BRL a un prezzo scontato. Oggi sarà pubblicato il dato sulla crescita del PIL nel primo trimestre, che dovrebbe aver raggiunto l’1% t/t. Un rilevamento positivo dovrebbe imprimere un’accelerazione alla ripresa del BRL.

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online