Russia, agenzia di stampa chiusa grazie a nuova legge su oscenità

MOSCA (Reuters) - Il Tribunale di Mosca ha revocato la registrazione dell'agenzia di stampa online Rosbalt per aver pubblicato video ritenuti osceni, compresa una clip del gruppo punk Pussy Riot, in violazione di una legge entrata in vigore all'inizio dell'anno. I critici sostengono che la legge che vieta le oscenità nei media punti a rafforzare ulteriormente il controllo statale sulla stampa in Russia, nell'ambito di un giro di vite sui dissidenti voluto dal presidente Vladimir Putin. La corte sostiene che l'agenzia - di medie dimensioni, specializzata in politica e general news e fondata nel 2000 - all'inizio dell'anno abbia pubblicato due video con linguaggio volgare. Una clip era di una canzone delle Pussy Riot, di cui due componenti stanno scontando in carcere una condanna per oscenità dopo una protesta contro Putin in una cattedrale ortodossa a Mosca. Rosbalt, che ha annunciato appello, ha precisato che il linguaggio oscenso è stato bippato e che l'authority per le comunicazioni russa ha usato clip prese da altri siti per giustificare la richiesta di chiusura dell'agenzia. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia