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Saipem, per sindacato piano al 2020 prevede solo spezzattino e tagli

MILANO (Reuters) - Il piano strategico al 2020 annunciato ieri dal managament di Saipem, che prevede la costituzione di cinque divisioni e il taglio di 800 persone in Europa per fare fronte alla crisi del settore a seguito del basso prezzo del petrolio, non piace alla Filctem-Cgil che parla di spezzatino.

"Arrivano brutte notizie dalle anticipazioni del piano strategico 2017-2020 presentato da Saipem", sottolinea Claudio Bettoni, segretario nazionale Filctem-Cgil, responsabile del settore energia e petrolio, in una nota.

"Le nuove sfide di cui si parla sembrano tutte incentrate sul nuovo modello organizzativo che prevede la costituzione di cinque divisioni/società, uno 'spezzatino' in pieno stile con una flessibilità sulle opzioni strategiche per ogni singolo business il cui recupero di efficienza viene unicamente affidato al taglio di 800 risorse in Europa".

"Abbiamo la sensazione netta che Saipem possa scomparire dall'Italia", rileva l'esponente sindacale.

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Di qui la richiesta di un incontro urgente con l'AD, Stefano Cao, "perché noi non molliamo sull'unitarietà di Saipem e le prospettive occupazionali per tutti i lavoratori".

Il piano prevede di creare cinque divisioni/società dedicate, rispettivamente, alle attività: costruzioni offshore, costruzioni onshore, drilling offshore, drilling onshore, nonché una realtà dedicata alle attività e ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto.

Ieri la oil service ha annunciato di avere chiuso i 9 mesi con un rosso di 1,925 miliardi di euro a causa di svalutazioni per 2,1 miliardi. Oggi il titolo sta cedendo oltre il 6% in Borsa.