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Saras vara misure taglio costi dopo mancata ripresa mercato in sem2

MILANO (Reuters) - Saras ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali sul ricorso alla cassa integrazione per tutti gli oltre 1.300 lavoratori del gruppo a partire dal 26 ottobre fino a giugno 2021 per far fronte al perdurante impatto negativo della pandemia da coronavirus sul settore energetico.

E' quanto si legge in un comunicato della società controllata dalla famiglia Moratti, che si aspetta una ripresa più consistente del settore nel 2021, dopo aver registrato nel terzo trimestre un ulteriore calo dei margini di raffinazione petrolifera.

La mancata ripresa dei consumi, inizialmente prevista a partire dalla seconda metà del 2020, ha quindi portato Saras a intraprendere un più vasto piano di riduzione dei costi.

Oltre al costo del lavoro, la società ha deciso di tagliare gli investimenti previsti per l'anno prossimo, ridotto le manutenzioni, pur mantenendo in marcia tutti gli impianti ed eliminare le spese non strettamente necessarie per l'attività aziendale.