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Sblocca Italia, per governo sparirà aumento Iva al 10% su acquisto case nuove

Lo skyline di Firenze, in una foto del 16 ottobre scorso.. REUTERS/Regis Duvignau (Reuters)

ROMA (Reuters) - Nuovi problemi in vista alla Camera per il decreto legge Sblocca Italia, che contiene misure per superare gli ostacoli, soprattutto di tipo burocratico, alla realizzazione degli investimenti in infrastrutture, edilizia, energia. Nel mirino del governo c'è ora un emendamento votato in commissione che compensa la diminuzione dell'Iva al 4% dal 10% per le ristrutturazioni edilizie con uno speculare aumento dell'imposta (dal 4% al 10%) per gli acquisti di case di nuova costruzione. "Per quanti mi hanno segnalato allarmati l'emendamento allo Sblocca Italia approvato in commissione Ambiente che aumenterebbe al 10% l'Iva sulle cessioni di abitazioni nuove anche se "prima casa", tranquillizzo in ordine al fatto che questa previsione normativa alla fine non ci sarà", ha detto nel pomeriggio il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti su Twitter. Se il governo farà cancellare l'aumento, resta da risolvere rapidamente il problema di come finanziare la tassazione ridotta per le ristrutturazioni. Il tempo stringe, perché il provvedimento dovrà ottenere il via libera anche del Senato entro il 12 novembre, quando scadranno i 60 giorni per la sua conversione. L'aula di Montecitorio avrebbe dovuto iniziare oggi le votazioni, ma il mancato parere sulle coperture della commissione Bilancio ha provocato uno slittamento a domani mattina. Fonti parlamentari non escludono che entro la fine della settimana il provvedimento sarà licenziato dalla Camera con la scorciatoia del voto di fiducia. AUTOSTRADE, COMMISSIONE UE CHIEDE CHIARIMENTI Problemi si addensano anche sulla norma che consente una sostanziale proroga delle concessioni autostradali agli attuali titolari con un aggiornamento del contratto che contempli nuovi investimenti ed eventualmente l'unificazione di tratte interconnesse, ma senza passare per nuovi bandi di gara. La ratio è quella di sbloccare almeno 10 miliardi di nuovi investimenti nella rete autostradale, garantendo ai concessionari di pianificare i progetti in tempi più lunghi e non scaricarne immediatamente il costo sui pedaggi. Ma la Commissione europea, come riferisce una fonte del ministero dei Trasporti, ha già acceso un faro su questa norma, con un Eu-Pilot - una sorta di avvertimento che precede l'apertura di una procedura di infrazione - chiedendo al governo italiano approfondimenti sulla compatibilità con le regole Ue in materia di appalti pubblici. "Qualsiasi atto dovrà essere visto insieme all'Ue. Una volta che il Parlamento avrà approvato la norma, saremo pronti a dialogare con l'Europa", ha commentato sul punto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. (Roberto Landucci) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia