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SocGen taglierà 3.700 posti di lavoro, no licenziamenti forzati

Il logo della Societe Generale presso la sede nel quartiere finanziario La Defense

PARIGI (Reuters) - Societe Generale ha reso noto che taglierà 3.700 posti di lavoro tra il 2023 e il 2025 nell'ambito della fusione della rete retail con quella della controllata Credit du Nord, ma ha aggiunto che non ci saranno licenziamenti forzati.

La nuova banca commerciale punta a 25.000 dipendenti e i tagli avverranno per esodi naturali stimati in 1.500 lavoratori l'anno fino al 2025.

La fusione, annunciata a settembre 2020, porterà alla nascita di un'unica banca con una sola rete di filiali, una sola sede centrale e un unico sistema informatico che servirà circa 10 milioni di clienti.

SocGen, terza banca francese quotata, ha detto che la rete riorganizzata conterà circa 1.450 filiali nel 2025 e che la nuova organizzazione delle stesse non prevede l'uscita da alcuna città.

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L'istituto ha rivelato che la ristrutturazione rappresenta un approccio preventivo alle diverse sfide che si presentano al settore del retail banking, tra cui spiccano i bassi tassi di interesse, la concorrenza, le nuove rivali e l'accelerazione del passaggio al digitale causata dalla pandemia.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei)